USB: braccianti e migranti in condizioni da medioevo... la Puglia non può restare in silenzio!
Se da una parte l'agricoltura italiana risulta un fiore all'occhiello in Europa, dall'altra la condizione dei braccianti è rimasta ai tempi del medioevo sul piano dell'accesso ai diritti sindacali e socio-abitativi.
Gli operai della filiera agricola nel Foggiano, ed in generale in Puglia, continuano a subire ogni forma di sfruttamento socio-lavorativo e abitativo.
È in questo contesto che hanno perso la vita Nouhou Doumbia, Mamadou Konaté, Paola Clemente e altri mentre cercavano di portare a casa il pane.
Oggi l'USB manifesta davanti al Consiglio regionale e successivamente parteciperà all'incontro convocato presso l'assessorato al Lavoro (incontro congiunto con la presenza dell'Assessore al Lavoro e dell'Assessore alle Politiche Agricole).
Oggi a manifestare sono uomini e donne impegnati nella raccolta dei pomodori ed altri prodotti agricoli nelle campagne del Foggiano. Lavoratori e Lavoratrici privi di acqua potabile da oltre 5 mesi, costretti a vivere in condizioni disumane, nonostante quanto previsto nel Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) e Provinciale per gli Operai Agricoli e Florovivaisti.