USB Bari :PERCHÉ LA PORTI LEVANTE SECURITY NON PUÒ E NON DEVE ESSERE PRIVATIZZATA

Bari -

PERCHÉ LA PORTI LEVANTE SECURITY NON PUÒ E NON DEVE ESSERE PRIVATIZZATA.

Chiediamo l'intervento della Regione Puglia e del Comune di Bari

 

 

Che il Dott. Ugo Patroni Griffi sia un manager affermato è fuori dubbio. Infatti, è “chiamato” da tutti gli enti pubblici a risanare ufficialmente moltissime aziende in crisi.

In realtà, è chiamato per svendere e privatizzare aziende e servizi pubblici e questo è, proprio, il caso dell’ultima iniziativa di Patroni Griffi alla guida dell’Autorità Portuale di Bari che, pur in presenza di una società (la Porti Levante Security) compartecipata a maggioranza dall’autorità portuale, non in crisi anzi in forte sviluppo. Il Dott. Griffi vuole a tutti i costi privatizzare: ha bandito una gara dove ha partecipato una sola azienda e nei fatti ha aumentato il costo del servizio per l’ente pubblico. Un ottimo metodo per far risparmiare il pubblico.

Mentre il porto di Bari è in grande crescita per traffico di passeggeri e trasporto merci, la Porti Levante è sotto organico, con ore di straordinari infinite, blocco delle ferie ecc … insomma i Lavoratori sono sottoposti a ritmi di lavoro estenuanti. Una situazione che dovrebbe allertare la capitaneria di porto sulla reale sicurezza del porto di Bari e dovrebbe interessare l’Ispettorato del lavoro e l’INAIL per tutte le conseguenze a carico dei dipendenti e la carenza di personale.

A questo stato di cose si aggiunge la beffa per circa dieci lavoratori per anni assunti come stagionali che, quest’anno, pur avendo partecipato un pubblico concorso si vedono negata l’assunzione. Cosa che porterà alla Porti Levante numerosi contenziosi legali che la vedrebbero soccombente e quindi altri danni economici alle casse pubbliche.

Questo “Capolavoro” a firma Dott. Patroni Griffi presidente dell’Autorità Portuale, non si capisce perché sia stato partorito.

Chiediamo con forza come Unione Sindacale di Base, l’intervento dei soci pubblici dell’Autorità Portuale, a partire dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari.

Chiediamo a Emiliano e Decaro un provvedimento serio e parole chiare sulla situazione anomala che si è creata nel porto di Bari; alla Capitaneria di Porto, invece, chiediamo di esprimere un parere sulle questioni di competenza ed, in particolare, se gli attuali standard di sicurezza per passeggeri e trasporto merci sono adeguate alle normative vigenti.

Nei prossimi giorni interpelleremo la Corte dei Conti ed il Presidente ANAC, dott. Cantone, per valutare la regolarità di tali procedure.

 

p. USB LP Puglia

S.de Razza