USB denuncia l'incertezza vissuta dai docenti delle scuole pugliesi
Ordinanze regionali non chiare, soggette ad interpretazione, hanno fatto sì che in Puglia i docenti si reinventassero e si adattassero a seconda della situazione prospettata al momento. In particolare la decisione del governatore Emiliano di lasciare alle famiglie la scelta di frequentare o meno in presenza la scuola dell’infanzia e primaria, unita all’obbligo di mascherina anche per questi bambini ha gettato le scuole nel caos.
Non si può scaricare una decisione così complessa sui genitori o sui dirigenti. Come non si può chiedere un sacrificio così immenso ad un corpo docente. Stiamo parlando di scuole dell'infanzia e delle prime classi della primaria. Soggetti fragili e non sempre preparati ad affrontare nuove situazioni. Chiedere, o meglio, imporre l'utilizzo di una mascherina per 6 ore a soggetti così piccoli non è semplice. Non è semplice far finta di non vedere il bambino che ti viene incontro in un abbraccio e schivarlo per evitare un contagio. Ma coloro che si cimentano in queste decisioni hanno ben chiaro la platea a cui si rivolgono? Sono consapevoli di parlare di una fascia così piccola e fragile?
Siamo tutti consapevoli che una didattica in presenza è la cosa migliore per tutti. Ma una didattica in presenza presuppone la tutela di tutti!!! Nelle aziende private si ricordano i protocolli covid a persone adulte e nonostante tutto assistiamo a numerosi contagi, o per mancato rispetto dei protocolli aziendali o addirittura per loro mancata attuazione. Immaginiamo tutto questo in una scuola dell'infanzia o nelle prime classi della primaria. Non parliamo di operai delle fabbriche... Parliamo di bambini con una fascia di età dai tre ai 7 anni ai quali non è semplice imporre un distanziamento sociale all'interno delle classi. Parliamo di docenti che possono rispettare tutte le misure di sicurezza, ma c he comunque non sanno e non possono sapere per quale motivo il virus entra a scuola e attraverso quale canale. E cosa aggiungere di coloro che si avvarranno della DDI? Avranno un monte ore asincrono rispetto a coloro che sono in presenza. Come conciliare tutto questo con il monte ore lavorativo dei docenti, coi diritti dei bambini e delle famiglie e con quello delle docenti?
Concordiamo tutti sul fatto che non è ammissibile penalizzare una fascia di bambini rispetto ad un'altra? La motivazione che può spingere alcune famiglie ad avvalersi della DDI può essere seria e grave, come la presenza di immunodepressi o comunque di soggetti fragili in famiglia.
Il Presidente della regione Puglia, nella prima ordinanza, ha sottolineato l'importanza di una misura temporanea di chiusura a causa delle poche strutture sanitarie idonee a fronteggiare l'emergenza. Cosa ha fatto sì che si modificasse questa decisione in così pochi giorni? Sono state potenziate le strutture sanitarie? È diminuita la curva dei contagi?
Dagli ultimi articoli sulla situazione regionale si evince che nell'ultima settimana il numero di studenti tracciati dalla ASL di Bari nel corso delle attività di sorveglianza epidemiologica è sceso di tantissimo. La realtà è che la privatizzazione e i tagli alla sanità stanno avendo riflessi devastanti sulla società tutta e sulla possibilità di un’attività didattica in sicurezza in particolare.
Chiediamo chiarezza per tutti e la possibilità di lavorare in sicurezza tutti!
Chiediamo che le decisioni non vengano demandate a genitori senza sentire il corpo docente!
Chiediamo che lo Stato e la Regione Puglia siano più chiari su come procedere ed in che condizioni poterlo fare, rispettando la sicurezza di tutti!
USB Scuola Puglia