TARANTO - lettera aperta al Direttore ASL TA -

Taranto -

 

RACCOGLIAMO LA SFIDA!

 

A seguito del riuscito presidio di RdB, effettuato il 1° settembre sotto l’ASL/TA1, nel corso del quale abbiamo consegnato oltre cinquecento firme di lavoratori contrari alla nuova turnazione, al Direttore Generale, ci  è stato comunicato, dallo stesso D.G. che non avrebbe più ricevuto la nostra organizzazione sindacale.

 

Posto che, per quello che ci riguarda, egli può ricevere chi meglio lo aggrada siamo nelle condizioni di accogliere la sua “sfida”, lanciata dalle pagine dei giornali, sulla sua incrollabile sicurezza di essere dalla parte della ragione.

 

“E’ come dico io: non più di otto ore!” riferendosi ovviamente ai turni, tuona dalle pagine del “Corriere del Mezzogiorno” un virgolettato attribuito al Direttore Generale, sfidando “chiunque” a dimostrare il contrario.

 

Nessun dubbio, nessun cedimento: un uomo d’ordine!

 

Bene, ci permettiamo sommessamente di  dissentire:

NON HA AFFATTO RAGIONE LEI!

Siamo in possesso di documenti, controfirmati e tuttora validi da ogni parte d’Italia che provano il contrario, contratti integrativi sottoscritti a tavoli di trattativa dove RdB è presente che derogano i turni di otto ore.

 

La verità è che ancora oggi non è nota la motivazione concreta che ha condizionato la variazione della turnazione se non un freddo richiamo a normative, leggi e contratti.

 

Al contrario, noi vogliamo motivare ed articolare, non intendiamo richiamarci ad un elementare senso di rispetto dei lavoratori, ad un minimo compenetrarsi nelle mille difficoltà di madri e padri, come pure dovrebbe essere doveroso per ogni persona con un minimo di sensibilità.

 

Bene vuol parlare di leggi e contratti ed opportunità?

 

Ci stiamo!

 

Per i contratti abbiamo già detto: dove RdB compone il tavolo delle trattative i lavoratori vedono riconosciuti i loro diritti e gli utenti lo stesso.

 

Per quanto riguarda le leggi ricordiamo la Legge 8 marzo 2000, n. 53 recante “Disposizioni a sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.60 del 13 marzo 2000.

Perché non tenerne conto: vi sono leggi che piacciono ed altre meno?

 

L’opportunità,infine.

Rammentiamo che la letteratura in materia di orari di lavoro, ed in particolare le ricerche recenti raccomandano sempre più  modelli di turni e di gestione dei turni in grado di conciliare efficacemente i bisogni dei dipendenti con i bisogni dell’organizzazione.

Risulta infatti che gli effetti negativi anche sulla salute, del lavoro a turni, si riduca a fronte dell’accettabilità del modello di turno.

 

Crediamo di aver spiegato, una volta per tutte, il nostro punto di vista per cui continueremo la nostra mobilitazione, come preannunciato con una assemblea aperta, con ulteriori iniziative di lotta, con lo sciopero.

 

Indisponibili a derogare la rappresentazione degli interessi dei lavoratori: ognuno si assuma le proprie responsabilità senza nascondersi dietro leggi, contratti e normative.

 

RdB SANITA’                                                    

Gianni Palazzo  

                                              

RdB P.I.

Luigi Pulpito