Usb Taranto, una panoramica sulle principali vertenze nella conferenza di lunedì 10 Febbraio

Taranto -

Una panoramica sulle principali vertenze di cui si sta occupando l’Unione Sindacale di Base a Taranto nell’odierna conferenza stampa tenuta presso la sede di Corso Umberto, a Taranto.

Vincenzo Mercurio, coordinatore provinciale Usb Taranto, si è soffermato, a proposito della questione ex Ilva, su una nuova fase delicata, quella in corso, dal momento che si attende, a giorni, l’aggiudicazione degli impianti. In vista di questo ulteriore passaggio, Mercurio ha ribadito la posizione e le preoccupazioni del sindacato, con riferimento all’esigenza che il Governo stanzi una importante somma al fine di garantire la stabilità dei lavoratori, diretti, dell’appalto e Ilva in Amministrazione Straordinaria, la sicurezza degli impianti e prospettive per la città.

Francesco Marchese, Usb Lavoro Privato, ha riepilogato quanto accaduto la scorsa settimana con riferimento alla vertenza dei call center e a quella degli asili nidi a Taranto. Per quel che riguarda la prima, dopo la manifestazione tenuta lunedì scorso a Bari e quella di venerdì davanti ai cancelli dell’azienda, a Taranto,  dove sindacato e politica si sono uniti per chiedere il rispetto delle diritti dei lavoratori, quindi che venga confermato il contratto collettivo nazionale Telecomunicazioni, e accantonato il contratto pirata cui la Network Contact strizza l’occhio, si attende la convocazione di un incontro romano con i Ministeri competenti (Lavoro e Imprese e Made in Italy) per rivedere tutto il sistema dell'appalto che espone puntualmente i lavoratori a precarietà e lavoro povero.
Per gli asili nidi, dopo aver incassato nel Consiglio comunale monotematico di martedì,  l'importante risultato, esempio tangibile di cittadinanza attiva,  rappresentato dalla decisione dell’amministrazione comunale di tornare sui suoi passi e optare per la gestione pubblica delle strutture, è necessario innanzitutto controllare che alle parole si sia seguito con i fatti, per poi lavorare affinché migliorino le condizioni delle tante operatrici dell’appalto cui sono affidati i servizi ausiliari  e di pulizia, e ancora procedendo all’assunzione delle educatrici idonee in graduatoria.

Dopodiché Francesco Rizzo, esecutivo nazionale, si è soffermato sull'esigenza di aprire una discussione seria sulle Sanitaservice, in particolare con riferimento ai lavoratori del 118 in attesa di assunzione, e in generale sul funzionamento delle società in house delle Asl che, in quanto bene da preservare, vanno rese più efficienti possibile. 

Rizzo ha poi illustrato alcune novità nell’organizzazione dell’Usb di Taranto: “Abbiamo già avuto modo di comunicare il passaggio di testimone tra gli avvocati Mario Soggia e Fabrizio Del Vecchio, quest’ultimo rappresenterà l’ufficio legale di riferimento dell’Usb di Taranto. Oggi aggiungiamo nuova linfa alla nostra organizzazione, accogliendo tra le nostre figure di riferimento Pietro Pallini, che non ha certo bisogno di presentazioni, e il cui inserimento in Usb è stato la naturale conseguenza di un incontro che si è articolato non sui ruoli, ma sui bisogni dei lavoratori e sul metodo di fare sindacato, che non può che essere sganciato dalle logiche dell’io, e che deve piuttosto essere  aperto al confronto, finanche acceso, sempre democratico e ispirato al pluralismo”.

Pietro Pallini, Usb Taranto: ”Scelgo Usb da uomo libero. Oggi, paradossalmente, ricorrono cinque mesi esatti dalle mie dimissioni dalla UIL. Una dolorosa, ma conseguente e necessaria decisione, figlia di una personale valutazione di scelte politiche che reputo fortemente discutibili per i lavoratori e il territorio, che hanno inevitabilmente segnato il capolinea di un viaggio lungo 25 anni. Ora, riprendo il cammino all'interno dell'Unione Sindacale di Base. Il risultato di questa comunione è il frutto, in primis, della vicinanza di Francesco Rizzo che, mai dimenticherò, si distinse per essere il solo ad apostrofare la mia fuoriuscita dalla UIL come un qualcosa di dirompente, e come una sconfitta per tutto il movimento sindacale. Quello di oggi è anche, e soprattutto, il risultato di tutti i compagni e compagne d'organizzazione che con la loro sensibilità hanno reso possibile ciò, e di questo li ringrazio uno ad uno. Nella consapevolezza che non v'è tempo per alimentare discussioni sterili e di parte nel porre accenti e ragioni di un passato ormai passato, ritengo abbiamo adesso cose molto più serie cui pensare: il destino di migliaia di lavoratori e lavoratrici e loro famiglie. Ed è a questi ultimi che mi rivolgo, l'unico e solo faro come guida per cambiare le sorti future di questa nostra terra e il modo di fare sindacato. Saranno loro, come sempre, a giudicare il nostro operato e quello del sindacato in ragione di come fattivamente tenderemo a salvaguardare i loro interessi migliorando la loro condizione. Al di là dell'ormai dilagante propaganda, la triste verità è che siamo tutti sprofondati nel bel mezzo di un temibile guasto sociale in cui non c'è spazio per la demagogia, peggio, per quell'associazionismo ormai votato alla deriva e che conduce, più che al bene collettivo, al consolidamento di privilegi individuali e situazioni di comodo per pochi. Rappresentanti di loro stessi, che sempre più spesso si rivolgono, meccanicamente ed a colpi di slogan, alle piazze senza più ascoltarle. Voglio condividere con tutti voi un ultimo pensiero, siate coraggiosi e liberi e se qualcosa la riteneste davvero incondivisibile, opponetevi, non abbiate paura”

USB Taranto