TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AI TEMPI DEL COVID... NELLA REGIONE PUGLIA
Per contrastare gli effetti negativi dell’attuale emergenza sanitaria, molto è stato fatto a sostegno delle Aziende del Trasporto Pubblico. Le Associazioni Datoriali, d’altro canto, continuano a lamentare le perdite subite sui ricavi da traffico (vendita dei biglietti) che, a sentir loro, ad oggi, si attestano nell’ordine dell’80% circa, facendo a nostro avviso un uso improprio delle percentuali tale da non permettere alla collettività di comprendere fino in fondo i meccanismi economici alla base dei servizi di TPL. I contratti in essere tra le Aziende di TPL e Regione Puglia sono di tipo net cost: ciò significa che il profitto per l'azienda esercente deriva in parte dalla vendita dei titoli di viaggio, pari al 35% del valore dei servizi erogati (percentuale che difficilmente viene raggiunta), ed in parte dal corrispettivo erogato dall'ente affidante, pari al restante 65%. I corrispettivi previsti dai Contratti di Servizio - quindi il 65% - sono finanziati sia dallo Stato tramite il Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale, sia dalla Regione con l’erogazione di altri corrispettivi in base a servizi aggiuntivi espletati dalle Aziende.
Ne consegue che il tanto sbandierato 80% di perdite subite rappresenta, in realtà, la percentuale che si deve applicare al 35% del costo del servizio erogato (che rappresenta il rischio d’impresa che un’azienda si addossa al momento che partecipa all’affidamento del servizio), dal cui calcolo risulterebbe una perdita effettiva del 28% circa.
Se consideriamo, inoltre che:
in attuazione delle recenti Ordinanze della Regione Puglia sono state poste in essere riduzioni e/o sospensioni dei servizi di TPL senza che venga applicata alcuna riduzione dei corrispettivi dei Contratti di Servizio (art. 92, comma 4-bis, D.L. 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27);
con l’art. 200 del D.L. 19 Maggio 2020, n. 34, è stato istituito un Fondo di 500 mln di euro per compensare le perdite da ricavi del traffico;
è logico supporre che le aziende, allo stato attuale, oltre a non subire quel 28% di perdite tanto decantate, ricaveranno ulteriori proventi con i risparmi ottenuti sia in seguito alla contrazione dei servizi, sia in seguito alla riduzione del costo del lavoro, avendo fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
La scrivente O.S. Unione Sindacale di Base - USB Lavoro Privato Puglia è fermamente convinta che un cambio di rotta è possibile: il Trasporto Pubblico Locale non può più essere affidato ad Aziende incapaci di garantire sicurezza e servizi adeguati, ma sempre pronte a battere cassa e a fare utili sulla pelle dei Lavoratori!
È ormai evidente il fallimento della stagione delle privatizzazioni selvagge che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni dei servizi pubblici. Privatizzare i profitti; pubblicizzare le perdite: questo è quello a cui abbiamo assistito; e quest’emergenza che stiamo vivendo ne è l’ultima conferma.
È IL MOMENTO CHE SI RITORNI AD UNA GESTIONE TOTALMENTE PUBBLICA DI UN BENE COMUNE ED INDISPENSABILE PER LA COLLETTIVITÀ QUALE È IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE!