Task force regionale su lavoratori ex Ilva in As, USB: incontro proficuo
Il tavolo della task force regionale per l’occupazione si riunisce dopo quattro mesi. Accogliamo l’apertura importante mostrata dal coordinatore Leo Caroli che, dopo i vari interventi, ha chiarito in primis che la Regione sarà garante dell’accordo del 6 settembre del 2018. Caroli ha poi fatto una distinzione importante tra i Lpu che potrebbero rientrare nelle attività di “bonifica leggera” e le operazioni che invece richiedono una particolare competenza. Per le prime, dichiara Caroli, si potrebbe partire, se i commissari Ilva approvassero, a stretto giro. Si pensi per esempio ai moltissimi siti interessati da sversamento di rifiuti nel Sin di Taranto. Per gli altri lavori, certamente più corposi e complessi, vanno certamente avviati percorsi formativi per i quali la Regione mette a disposizione 10 milioni di euro.
Deciso sostegno da parte del coordinatore del tavolo alla posizione Usb in merito alla inesistenza di una incompatibilità tra il piano industriale, che non conosciamo e non sappiamo quando conosceremo, e i Lpu.
Chiarito inoltre dal coordinatore del tavolo che i lavoratori interessati rimarrebbero in capo a Ilva in AS e che i Lpu non sarebbero sostitutivi della cassa integrazione, ma si aggiungerebbero alla stessa, dando ai cassintegrati una retribuzione più dignitosa.
La posizione dei commissari straordinari ex Ilva, che pensano di attendere il piano industriale per poi decidere sui Lpu, a noi suona decisamente campata in aria perché campata in aria è l’idea che non solo non vengano annunciati nuovi esuberi, ma anche che vengano riassorbiti lavoratori attingendo proprio al bacino degli ex Ilva in As. Non ha senso aspettare perché sappiamo che questo non avverrà mai.
Peraltro, non abbiamo assolutamente notizia dei tempi di presentazione del piano industriale, che paradossalmente potrebbe arrivare anche tra molto tempo; questo significa rimanere in stand by inutilmente, quando invece si potrebbe agire semplicemente replicando a Taranto quello che è stato fatto nel 2005 a Genova. Qui andrebbe semplicemente rivisto il sistema di calcolo per la retribuzione dei Lpu.
Fondamentale, anche questo messo in evidenza dal presidente Leo Caroli, l’esigenza che livelli istituzionali diversi si confrontino su un progetto per approdare ad un accordo di programma.
Infine abbiamo raccolto condivisione attorno alle proposte avanzate da Usb Taranto in merito allo sblocco del tfr passivo e all’ integrazione salariale triennale, ma su questi passaggi, indispensabile un intervento del Ministero del Lavoro perché il tutto diventi effettivo.
Abbiamo apprezzato la posizione decisa e chiara del presidente della task force che ha detto a chiare lettere di credere nella bontà del progetto e che la Regione ci sta lavorando.
Intanto è delle ultime ore la notizia dell’ennesima sentenza del Giudice del Lavoro che ordina di reinserire in fabbrica un altro lavoratore inizialmente escluso dalla graduatoria del 2018, graduatoria (giova ribadirlo) preparata in assoluto spregio dei parametri previsti. Continuano dunque ad arrivare riscontri positivi, a seguito dei molti ricorsi presentati dall’avvocato Mario Soggia, ufficio legale Usb Taranto.
Usb Taranto