Strage di braccianti nel Foggiano, Soumahoro: fuori la verità sulla situazione contrattuale. Alle 17 assemblea USB all'ex ghetto di Rignano
Quattro braccianti sono morti nel primo pomeriggio di sabato a un incrocio sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri (Foggia), intrappolati in un furgone per il trasporto merci; altri quattro sono rimasti feriti, due di loro sono in rianimazione.
Braccianti, una parola che in Puglia e non solo equivale a carne da macello, braccia da sfruttare in cambio di una manciata di euro per 12 ore di lavoro. I nostri compagni di lavoro sono morti dopo una giornata spesa a spaccarsi la schiena dall’alba per raccogliere pomodori. Proprio un tir carico di pomodori li ha travolti lungo la strada che percorrevano per tornare alle loro baracche.
Quattro braccianti morti, tutti provenienti dall’Africa, tutti giovanissimi. I quattro feriti sono agli Ospedali Riuniti di Foggia, sostenuti dai delegati dell’Unione Sindacale di Base. Il nostro sindacato, insieme a Rete Iside, in questi giorni aveva distribuito ai lavoratori dei cappellini rossi per proteggersi dal caldo infernale. Poca cosa, ma un segno tangibile di vicinanza e di condivisione del processo di sindacalizzazione. Cappellini rimasti sull’asfalto, sul luogo dell’incidente, tra un mare di pomodori.
USB esprime cordoglio e vicinanza ai familiari delle persone decedute e chiede a gran voce che sia fatta piena luce sull’accaduto. “Vogliamo sapere – dice Aboubakar Soumahoro, del coordinamento nazionale USB lavoro agricolo - e con noi i lavoratori agricoli della Puglia e delle altre regioni italiane in cui il bracciante è solo forza lavoro da spremere, le posizioni di ciascuna delle vittime dal punto di vista contrattuale, previdenziale ed assicurativo. Vogliamo sapere chi li aveva assoldati, in quale azienda e in cambio di che tipo di contratto.
USB chiama i braccianti alla mobilitazione e convoca un'assemblea pubblica a Torretta Antonacci (ex ghetto Rignano, San Severo, Foggia) per le ore 17 di domenica 5 agosto per decidere le iniziative da prendere per rivendicare diritti e dignità, contro il caporalato, nel nome delle vittime della provinciale 105.
USB conferma per il 22 settembre proprio a Foggia la grande assemblea nazionale indetta a giugno per presentare la piattaforma e il programma di lotta sul lavoro agricolo e ora più che mai chiama tutti al confronto.