SICURITALIA/SECURPOL: non ci siamo proprio!

Bari -

Porti levante-SICURITALIA/SECURPOL...

non ci siamo proprio!


Sono passati mesi, da quando l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in controtendenza rispetto alle politiche di internalizzazione regionali e nazionali, decideva di cedere la sua partecipata che gestiva un servizio di pubblica utilità vitale e centrale per un Porto di frontiera… la sicurezza!

Mesi in cui il Presidente dell’Autorità Patroni Griffi ha spiegato “che il processo di dismissione ha garantito la piena tutela dei livelli occupazionali” così come, sarebbe stato “conservato” il lavoro della Porti Levante cedendo il ramo d’azienda senza alcuna ripercussione sui Lavoratori.

Ma oggi, a distanza di mesi la farsa, come avevamo già facilmente pronosticato, è palese.

Le aziende si sono sdoppiate, la Porti Levante è diventata una scatola vuota, gli accordi Sindacali sono carta straccia, le condizioni di lavoro sono peggiorate, le retribuzioni ridimensionate e, cosa più incredibile, assistiamo ad un vero e proprio dumping salariale e contrattuale.

Tutto questo perché?

Perché qualcuno, in primis il Presidente Patroni Griffi, ha ritenuto che il servizio (per chi sa quale regola o norma) dovesse passare in mano ai privati ed esternalizzato. Un servizio che ricordiamo viene svolto in tutte le altre Autorità in House.

Così come è bene ricordare che le politiche di esternalizzazioni, tanto care a Patroni Griffi, sono lontane dalle decisioni ed azioni che vengono sostenute dal Governo Regionale della Puglia (internalizzazioni pulizie/portierato, servizio emergenza 118, etc.), dalle numerose Sentenze giudiziarie (TAR, Consiglio di Stato, Giudici del Lavoro) ed, ancora, dal Governo Nazionale che, a marzo scorso, ha internalizzato gli exLSU assumendoli come ATA o che ha preso la decisione di internalizzare il contact-center INPS.

Rischiamo di trovarci a breve ad un punto di non ritorno.

Nonostante i tanti “tavoli” e le mediazioni anche dell’UTG-Prefettura, con le Società che hanno acquisito i servizi che non sono in grado o, peggio, ancora non hanno voglia di riorganizzare e migliorare i servizi, assistiamo ad una assenza di prospettiva!

Una modalità che ci preoccupa perché scarica sui Lavoratori, che continuano a garantire servizi essenziali per la Collettività, malgrado la cassa integrazione, i turni massacranti, le mancate rotazioni e gli stipendi ridotti.

Per noi, è arrivato il momento di invertire la rotta.

Cambiare direzione in maniera netta rimettendo in discussione il processo di esternalizzazione. Nessuno può sottrarsi, Regione, Ministero, Capitaneria di Porto …

Noi continueremo a fare la nostra parte ma, ora non possiamo più aspettare, soprattutto, per rispetto dei Lavoratori e delle loro famiglie.

Riteniamo che i Lavoratori possano, anzi debbano, avere voce in capitolo sulle scelte aziendali visto che non parliamo di un “baraccone” ma di una società che garantisce servizi in un sistema Portuale importante e che non può più essere gestita alla stregua di una aziendina privata.

 

Noi continueremo per la nostra strada.

Sempre dalla stessa parte: i Lavoratori!

 

USB Lavoro Privato – Puglia

Pierpaolo CORALLO