Servizi di Vigilanza: fare i padroni con i diritti dei Lavoratori
In Italia, è opinione diffusa e, la condividiamo, che le Leggi, le norme e i Contratti Nazionali di Lavoro sono fatti per essere aggirati e non rispettati; quando questi poi incidono, pesantemente, sulla pelle dei Lavoratori allora c’è la necessità che quanti sono deputati a farle rispettare devono intervenire in maniera piu incisiva.
Quanto sopra è quello che sta succedendo in un cambio d’appalto (servizio di vigilanza) presso la ASLFG dove l’azienda subentrante (Cosmopol) per prendersi i Lavoratori che già svolgevano il servizio (e che hanno il diritto alla continuità lavorativa per la clausola di salvaguardia) vuole costringerli ad accettare l’azzeramento di ogni diritto (economico e normativo) maturato in tutti questi anni.
Questo azzeramento significa, per ogni Lavoratore, una perdita economica secca di oltre 300 Euro mensili.
Il rispetto delle norme sulla clausola di salvaguardia e contrattuali (che prevedono il passaggio da un’azienda uscente a quella subentrante con il riconoscimento di tutto ciò che contrattualmente il Lavoratore ha maturato in questi anni e, nello specifico, livelli di inquadramento e anzianità di servzio), è una delle imposizioni (pena la rescissione contrattuale) che la ASL ha imposto (e quindi accettato dalle aziende) a quanti hanno partecipato al bando di gara per la vigilanza.
I Lavoratori ex Sicuritas (interessati al passaggio), stanno vivendo un periodo (che dura da mesi) di precarietà e incertezza, con stipendi fermi a luglio 2019 (agosto solo un misero acconto) e l’impossibilità di far rispettare un diritto contrattuale a cui i dirigenti della Asl FG devono attenersi.
Non è piu accettabile che chiunque vinca una gara d’appalto detti le proprie leggi a spese dei Lavoratori, alla ditta Cosmopol ricordiamo che c’è anche l’istituto della rinuncia (non essendo vincitore ma subentrante ad un vincitore) e se ritiene che l’appalto sia sottostimato economicamente, rinunci, volontariamente, all’affidamento ma non possiamo accettare che a pagare queste consengenze (a causa di inopportune valutazioni di ASL e azienda uscente che ha vinto l’appalto) siano i Lavoratori: massimizzare il profitto per un’azienda non sempre deve significare massacrare i diritti dei Lavoratori.
Per tutti questi motivi, i Lavoratori e la USB chiedono alla Direzione Generale della ASLFG di essere conseguente a quanto da lei stesso statuito e cioè che se l’azienda subentrante non rispetta le condizioni contrattuali non può gestire il servizio a meno che, da domani, la ditta Cosmopol non si faccia carico di accettare tutte quelle clausole previste dal contratto e dalla delibera di affidamento del servzio.
Di certo i Lavoratori e la USB non staranno a guardare per molto, visto tra l’altro che sta arrivando l’ennesimo mese di mancato reddito.
/l’esecutivo USB FG
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