Renzi : Su Ilva si cambia passo....indietro!!!

Renzi : Su Ilva si cambia passo....indietro!!!


Il premier Renzi cerca una svolta su Ilva di Taranto e a quanto pare siamo vicini all’ennesima beffa.

Un cordata di imprenditori si è fatta avanti Riva-Marcegaglia-Mittal-Arvedi il loro curriculum, tra rinvii a giudizio e condanne, è impeccabile, non manca proprio nulla:  

-      Disastro ambientale-Inquinamento-Smaltimento illecito di rifiuti pericolosi-Omicidi colposi- Mazzette- Licenziamenti di massa.

Questo è il curriculum del gruppo interessato, Riva torna in ottima compagnia insomma…….

A giorni poi scade il primo anno di Bondi come commissario e voci insistenti lo danno per partente, il nome più gettonato come probabile sotituto è Pietro Nardi ex dirigente Italsider, tra l'altro giusto per restare in tema, Nardi è appena stato condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere per la questione amianto.

Nelle interviste rilasciate da Gotti (presidente di federacciai) e da Claudio Riva, si intuiscono le intenzioni della cordata, Claudio Riva in particolare  dice "Ilva perde 80 milioni di euro al mese, nessun investitore metterebbe un euro in un'azienda che brucia così tanta ricchezza. Prima in un'impresa si tappa la voragine, poi si mettono altri soldi e non imposrta che sia commissariata."

La domanda che ci poniamo è : “se non si fanno investimenti prima, come si riesce a tappare una voragine aperta da un azienda che perde 80 milioni al mese? L’unica risposta plausibile è tagliare i costi………per chi non l’avesse capito, il costo del lavoro.”

In pratica se facciamo un'analisi della vicenda ILVA, partendo dall'ordinanza del 26 luglio 2012 ad oggi, abbiamo l'impressione che i decreti varati dal Governo per tutelare salute e lavoro i realtà servivano solo a guadagnare tempo, infatti:  

-         i Riva, i miliardi di euro di profitti prodotti a scapito sdella salute di tutti li hanno occultati con buona pace di tutti. 

-         L’Ilva in cassa non ha un euro ,ha centinaia di milioni di debiti e rischia il crak.

-         La proprietà di Ilva è sempre dei Riva.

-         Gli impianti sono obsoleti e pericolosi, le manutenzioni ridotte all’osso e gli infortuni all’ordine del giorno.

-         L’AIA finora è stata una bella favoletta da raccontare.  

-         La salute è un lontano ricordo, l’ambiente è distrutto.

-   Il lavoro un miraggio e il futuro è rosso come lo slopping delle Acciaierie.

ORA MANCA L’ULTIMO DECRETO, QUELLO DOVE CI DIRANNO CHE NON POTREMO CHIEDERE NESSUN RISARCIMENTO……..ANZI STIAMO ATTENTI CHE SE CONTINUA COSI’ LI RISARCIREMO NOI!!

LO STATO HA GARANTITO, SI ASSUMA LE RESPONSABILITA’ DI QUANTO STA ACCADENDO, ESPROPRIO SENZA INDENNIZZO, ILVA VA’ NAZIONALIZZATA!!!


 

 

SVEGLIAMOCI!!!