Rai: la già critica situazione della sede regionale per la puglia si aggrava ulteriormente

Bari -

La sede regionale RAI di Bari opera sul territorio Pugliese sin dal 1959, con un organico che al 2006 annoverava oltre 300 unità, ivi inclusi una cinquantina di tecnici RAI WAY, oltre a 2 mezzi satellitari ITA. Pur tuttavia, ad ottobre 2025 annovera un organico di circa 20 operai della produzione tra tecnici e coordinatori. In redazione, invece, si riscontrano circa 40 unità, con un rapporto di 1 tecnico ogni 2 redattori. A loro si aggiungono una circa trenta impiegati e, non meno importanti, una dozzina di abili tecnici RAI WAY presidiano gli oltre 50 trasmettitori RAI sparsi su tutto il territorio regionale. In totale, ad oggi, il numero di persone impiegate e coinvolte nelle società del gruppo RAI in Puglia è di circa 100 unità lorde.

Questa evidente carenza di organico porta ormai da dieci anni a disagi per le lavoratrici e i lavoratori: continuo ricorso al lavoro in straordinario, anche "programmato", ed alla mancata sesta giornata, spostamenti dei riposi settimanali, mancato rispetto delle 11 ore tra un turno e l’altro, continue richieste di spostamento dei giorni di ferie o di rientro anticipato dalle stesse, e così via.

A questo si aggiunge il ricorso a pratiche vessatorie nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, tra cui dell'apertura di 3 provvedimenti disciplinari per motivi futili e non fondati, a 3 tecnici di Produzione, tutti comunicati dal personale R.U.O. di sede, al rientro da giorni di ferie e malattia degli stessi.

Una gestione del personale quindi tutt'oggi molto opaca e rigida oltre il dovuto, a fronte di una già grave situazione di carenza organico denunciata ormai da un decennio nonché l'aggravarsi di un clima ostile nel reparto di Produzione, come certificato da uno studio del 2023 commissionato dall'azienda RAI per tutte le sue sedi, ed a cui hanno purtroppo già fatto seguito molteplici e pluri-annuali malattie ed infortuni, nonché dimissioni e richieste di trasferimento.

Non meno grave, le segnalazioni di recente emerse riguardo i rischi per la salute dei lavoratori, la sospetta presenza di amianto, apparecchiature obsolete e che non garantiscono la sicurezza degli addetti al funzionamento delle stesse.

Come USB Coordinamento RAI, vogliamo che venga rispettato alla lettera il codice etico aziendale nonché il regolamento di disciplina relativo ai provvedimenti disciplinari e che venga ripristinato un senso di comunità nella sede di Bari, garantendo serenità e tranquillità ai lavoratori, oltre all’impegno concreto di sopperire in tempi brevi alla carenza di organico.

 

USB Coordinamento RAI