Puglia INTERNALIZZAZIONI Sanità: il Governo Berlusconi con la "Manovra Economica" tenta di "ammazzare" le speranze e le aspettative di tanti Lavoratori pugliesi

Bari -

INTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI:

DOVE NON HA POTUTO LA CORTE COSTITUZIONALE

IL GOVERNO NAZIONALE CI RITENTA.

 

Con un colpo di mano (e nel silenzio assoluto), il Governo nazionale – ma è evidente la mano del ministro Fitto – nel Decreto sulla Legge Finanziaria 2011 ha inserito un comma che potrebbe “ammazzare” le speranza di tanti Lavoratori che aspettano la fine della loro precarietà con l’internalizzazione dei servizi.

Il comma 9 dell’art.20 tenta, come nel gioco delle tre carte, di inserire il costo del Personale delle Società in house nel conteggio dei costi del personale (e non più, come ora, nella voce di bilancio “Beni e servizi”).

Lo scopo è chiaro! Così come non sono possibili assunzioni nel Pubblico Impiego (con piante organiche ferme al 2004) sia per il blocco del turn-over che per lo sforamento del patto di stabilità, non sarà possibile (non né chiaro se la norma è retroattiva) assumere personale nelle Società in house per lo stesso motivo.

Sinora si era detto che le Società in house  avendo un rapporto indiretto con le AA.SS.LL. sostituivano in tutto quelle società e/o cooperative che avevano in gestione i servizi esternalizzati (pulizie, portierato, ausiliariato, 118 ecc.) e da queste le stesse aziende sanitarie “acquistavanobeni e servizi (tali erano considerati i Lavoratori).

Chiaro che il comma su citato riapre una vertenzialità che diventerà ancora più aspra proprio perché, nel caso non ci fosse variazione nella discussione nei due rami del Parlamento, cancellerà definitivamente le speranze di tanti Lavoratori.

L’Unione Sindacale di Base non intende partecipare ad un “gioco al massacro” contro i Lavoratori ed in particolar modo quelli più deboli, i precari.

Da parte nostra non daremo più tregua a quanti in questi anni hanno arricchito il loro portafoglio sulla pelle dei Lavoratori e dei cittadini, e metteremo in campo tutte le iniziative per contrastare questa “politica” di bassa lega.

Le Società in house, oggi, stanno dimostrando fattivamente di essere un argine al malaffare e alle connivenze politico-affaristico evidenziato dalle numerose inchieste della Magistratura.

Anche per questo la nostra lotta e quella dei Lavoratori riprenderà con più forza di prima!

 

Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato

Mangia Santo

 

 

 

 

                                      

 

 

Cosa c’è scritto nella “Manovra Economica 2011 -2014”

licenziata dal Governo ed in discussione alle Camere

 

 

 

Decreto Legge n. 98 del 6 Luglio 2011

 

Art.20 comma 9

 

Al comma 7 dell’articolo 76 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con

modificazioni, dalla legge 2008, n. 133, dopo il primo periodo sono inseriti i seguenti:

“Ai fini del computo della percentuale di cui al periodo precedente si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alle società quotate su mercati regolamentari.”.

 

 

Decreto Legge n. 112 del 25 Giugno 2008

 

Art.76  comma 7

 

Fino all'emanazione del decreto di cui al comma 2 e' fatto divieto agli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale e' pari o superiore al 50% delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.