Puglia Immigrazione: ancora morti nel "mare nostrum"
A poche centinaia di metri da Carovigno (Brindisi) assistiamo all'ennesima tragedia di chi scappa da mondi e luoghi lontani con la speranza di trovare un paese, un posto migliore.
Dopo le tragedie delle guerre balcaniche, delle traversate della speranza degli albanesi, un altra tragedia ci colpisce.
Migranti, uomini, donne e bambini muoiono a causa delle politiche di "respingimento" di una Europa che si occupa e preoccupa solo di come salvare banche e capitali.
A queste persone, in cerca di una vita migliore, dobbiamo garantire libertà e non centri di detenzione.
A queste persone la Puglia, arca di pace, deve dare risposte concrete e non la "solita" penosa propaganda istituzionale.
A queste persone "qualcuno" dovrà spiegare come si può morire a poche centinaia di metri dalla salvezza. Come morire in un Paese che spende milioni di euro per aerei e attrezzature militari ma non riesce a soccorrere neanche un barcone.
L'USB continuerà a chiedere, e lottare, affinché le politiche razziste e xenofobe siano sostituite da politiche di integrazione e accoglienza.
Da subito chiederemo alla Regione Puglia di farsi carico dei "sopravvissuti" e delle famiglie di chi non c'è l'ha fatta.
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