PRECARI SCUOLA PUGLIA - Incontro con Assessore Regionale Lavoro

Bari -

Una Delegazione RdB-CUB-SdL e dei Comitati dei Precari della Scuola incontrano l’Assessore al Lavoro

della Regione Puglia

(in allegato la proposta di Accordo) 

 

Martedì 8 settembre presso l’Assessorato al Lavoro ed alla Formazione della Regione Puglia si è tenuto un incontro in merito alla vertenza dei Precari della Scuola.

All’incontro, programmato nell’ambito di un generale e continuo confronto con le Organizzazioni Sindacali di Base, oltre all’Assessore al Lavoro della Regione Puglia, prof. Michele Losappio, hanno partecipato i Responsabili regionali delle RdB-CUB (Rappresentanze Sindacali di Base) e del SdL-Intercategoriale (Sindacato dei Lavoratori), accompagnati da una delegazione del Comitato barese degli Insegnanti Precari.

Come RdB e SdL, in apertura, abbiamo sottolineato la necessità di “allargare” il confronto ai Precari organizzati, ai Movimenti ed ai Comitati di base che sono nati a supporto della vertenza al di là delle sigle sindacali, e ribadito che l’unica soluzione resta l’assunzione a tempo indeterminato e la fine della precarietà.

Abbiamo, altresì, riconosciuto gli sforzi del governo regionale nello svolgere un ruolo attivo e propositivo attraverso la predisposizione di propri progetti per dare concrete risposte, seppur parziali e limitate nel tempo.

 

L’Assessore Losappio, supportato dal Presidente della VI Commissione Lavoro-Istruzione  della Regione Puglia, prof. Carlo De Santis, manifestando solidarietà alla protesta in atto ed alle legittime aspettative dei lavoratori-lavoratrici precari/e, ha illustrato le proposte che la Regione Puglia ha avanzato ufficialmente al Ministero dell’Istruzione con uno specifico “accordo”.

E’ stato evidenziato che, laddove il MIUR recepisca detto “accordo”, la Regione Puglia “utilizzando proprie disponibilità” del FSE (Fondo Sociale Europeo) per complessivi 22 milioni di euro, finanzierà attività “di recupero e/o di rafforzamento delle conoscenze”, attraverso il varo di un Bando pubblico al quale potranno accedere le istituzioni scolastiche appartenenti al primo ciclo d’istruzione, mediante la presentazione di specifici progetti.

L’obiettivo è quello di “approvare” circa 200/250 “progetti di intervento nelle scuole per il recupero ed il rafforzamento delle conoscenze degli studenti”  e renderli operativi entro il 15 novembre p.v., in modo che vi sia il “riconoscimento giuridico ed economico del servizio prestato”.

Si prevede che i progetti impegneranno circa 1000/1300 Insegnanti precari e 200/300 Collaboratori scolastici, i quali saranno individuati “seguendo l’ordine di graduatoria”.

 

Le RdB-CUB e SdL-Intercategoriale, cosi come i Comitati dei Precari, hanno preso atto delle proposte contenute nell’ipotesi di “accordo”, giudicandole, ad un prima sommaria analisi, apprezzabili e sicuramente più avanzate rispetto a quelle che sono state predisposte in altre regioni (Campania, Lombardia, ecc...), auspicando una rapida approvazione e sottoscrizione da parte del Ministero, senza modifiche.

Si ritiene, tuttavia, che tali proposte, per quanto significative, non possano “risolvere” il problema del precariato nella scuola, che il Governo Nazionale  scarica  sulle Regioni con la conseguenza di dividere la categoria e produrre nei fatti salari “regionali” differenziati.

Non sono stati sottaciuti, inoltre, alcuni dubbi in merito alla efficacia delle proposte, in particolare sulla lungaggine dei tempi burocratici che potrebbero mettere a rischio l’intero piano e sulla capacità e volontà delle Istituzioni Scolastiche a recepire “tempestivamente” tale accordo con la presentazione dei “progetti” entro il corrente mese di settembre, in modo da garantire la “copertura” dell’intero anno scolastico.

E’ stato, inoltre, richiesto che sia istituito un “tavolo permanente di confronto” con tutti i soggetti interessati, al fine di poter costantemente monitore e verificare non solo l’efficacia dell’accordo, ma anche la corretta applicazione dello stesso da parte delle Istituzioni Scolastiche, onde evitare possibili distorte interpretazioni ed un improprio utilizzo degli insegnanti precari coinvolti nei progetti, i quali non sono “tappabuchi” o “a disposizione” dei dirigenti scolastici.

 

L’Assessore, preso atto delle osservazioni e delle richieste avanzate, si è impegnato nei prossimi giorni, appena ricevuto il benestare dal Ministero, a riconvocare le Organizzazioni sindacali si base per aggiornare sugli esiti e le decisioni intraprese ed affrontare eventuali problematiche che dovessero insorgere nella delicata fase di gestione pratica dell’intero progetto.