L’inviato del Papa nei ghetti agricoli del Foggiano: far uscire i braccianti dall’anonimato, no a sfruttamento ed emarginazione. L’incontro coi delegati braccianti USB
“Accogliere, proteggere, promuovere, integrare”. Sono i quattro verbi intorno ai quali, secondo papa Francesco, va costruita la risposta al fenomeno delle migrazioni. Lo ha ribadito venerdì 27 il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, visitando gli insediamenti di Borgo Mezzanone e Torretta Antonacci nel Foggiano, in compagnia dell’arcivescovo di Foggia Vincenzo Pelvi, del vescovo di San Severo Giovanni Checchinato e degli operatori della Caritas, alla vigilia della Giornata mondiale del Migrante e del rifugiato che si celebra domenca 29 settembre.
Il cardinale ha incontrato i lavoratori che a migliaia affollano i due insediamenti, sottolineando come sia stato proprio Francesco a volere questa visita perché il Papa “desidera essere vicino a tutte queste persone vittime dello sfruttamento, dell’emarginazione e dell’esclusione”. Krajewski ha affermato che “gli sgomberi non servono a niente, se non crei vere alternative, hanno solo un effetto mediatico. Hanno speso tanto per abbattere. Per nulla”.
A Torretta Antonacci l’Elemosiniere del Papa si è intrattenuto nella sede sindacale del Coordinamento lavoratori agricoli USB nelle campagne puntando il dito sulla necessità che i lavoratori ottengano quanto prima riconoscimenti formali, a partire dai documenti necessari per i permessi di soggiorno e i contratti di lavoro. “Bisogna far uscire i braccianti dall’anonimato, fargli avere una residenza e in questo la Chiesa intende dare una mano, insieme alla diocesi di San Severo, alle parrocchie della zona e alla Caritas. Riporterò al Papa quanto visto nelle mie visite di oggi”.
Accolto con favore dagli abitanti degli insediamenti, Krajewski ha tenuto a specificare che “accogliere, proteggere, promuovere, integrare” è una formula che deve essere valida non soltanto per gli invisibili delle campagne ma per tutti gli abitanti di quelle che ha definito “periferie esistenziali”.
USB, da anni impegnata tra i braccianti della Capitanata e non solo rivendicando dignità e diritti per tutti, saluta con favore l’iniziativa papale e auspica che quanto prima anche le istituzioni nazionali e locali, anziché frapporre assurdi ostacoli ai percorsi d'inserimento, facciano finalmente la loro parte per assicurare ai lavoratori le giuste condizioni di vita e di lavoro.
USB Federazione di Foggia
Coordinamento Lavoratori agricoli USB