“Le massaggiatrici”: storia di prevaricazioni e molestie sul lavoro. Presentato il libro di Annalisa D’Alconzo all’Arci di Talsano

Taranto -

E’ stato presentato presso la sede dell’Arci di Talsano il primo libro di Annalisa D’Alconzo, dal titolo “Le Massaggiatrici”. L’iniziativa è stata supportata e condivisa dall’Unione Sindacale di Base di Taranto.
Una romanzo che parla della necessità di reagire di fronte a prevaricazioni sui luoghi di lavoro che, in una società per certi versi immatura e retrograda, sono paradossalmente giustificate dalla  differenza di genere. L’autrice ha raccontato, davanti ad un pubblico numeroso e partecipe, la storia della protagonista e, attraverso di lei, la sua personale storia. Dalla denuncia contro i vertici di un call center, che le avevano riconosciuto 150 euro per due mesi di lavoro, alla paura di parlare e perdere il lavoro, ormai radicata in determinate realtà aziendali, alle molestie sessuali, agli attacchi di panico, al marchio che si è sentita addosso dopo aver denunciato, marchio che le ha impedito per molto tempo di lavorare. Tutto questo, fino alla solitudine nella quale dice di esser stata lasciata anche dallo stesso sindacato che l’aveva accompagnata nell’azione legale mirata a riconoscere quanto le veniva negato, poi ottenuto.

Annalisa D’Alconzo, autrice: “Una scrittura spettinata, un racconto romanzato,  scandito da aneddoti ed episodi che per me non è stato semplice ricordare. Quindi un percorso fatto a fatica, con tanto coraggio e in solitudine, ma nel quale ho creduto sempre. Ritengo fermamente che, anche in contesti più complicati, non si debba mai abbassare la testa di fronte a chi, solo perché si trova in una posizione di superiorità professionale, pensa di poter umiliare o costringere a sopportare avances. Scrivere non è stato semplice, perché ha significato per me ripercorrere tappe dolorose e difficili, ma al tempo stesso è stato terapeutico. Mi auguro che questo libro possa essere di aiuto a chi in questo momento si trova in una situazione simile a quello che ho vissuto io”.

Franco Rizzo, Esecutivo Confederale Usb: “Questa, come purtroppo tante storie che arrivano alla nostra organizzazione sindacale, racconta di un contesto sociale ancora legato ad una visione patriarcale, dalla quale siamo chiamati ad affrancarci per poter agevolare la costruzione di relazioni professionali valide e contesti lavorativi sani, in cui tutti si possano esprimere senza temere prevaricazioni di qualunque tipo”.


USB Taranto