Internalizzazione 118: giù le mani dalle Sanitaservice!
Internalizzazione 118: giù le mani dalle Sanitaservice!
Notizie di stampa, sempre più frequenti, danno ormai per morta la possibile gestione del servizio Emergenza-Urgenza 118 da parte dell’A.RE.U. dando per possibile il passaggio delle postazioni 118 pugliesi nelle Sanitaservice delle AA.SS.LL. pugliesi.
Ad oggi non abbiamo certezza di niente ma ci lascia perplessi gli attacchi che questa seconda ipotesi (internalizzazione del 118 nelle società in house), sta avendo da parte di chi ha, da sempre, osteggiato le società in house a cominiciare da Sanitaservice di Foggia.
Il livore con il quale il dott. Marmo ha attaccato l’ipotesi di “internalizzare” nelle società in house il servizio 118 lascia perplessi e fa sembrare il tutto, la sua difesa delle associazioni, come la difesa di una sua creatura che sta per morire. Il dott. Marmo dimentica, infatti, quanto in questi 16 anni hanno dovuto sopportare e soffrire tutti i Lavoratori (ed i volontari) rispetto ad una gestione “padronale” di tante associazioni (tranne qualche rara eccezione) che, con questo passaggio, vedrebbero, finalmente, accolte le loro istanze di dignità e rispetto dei diritti. Tra l’altro, da non dimenticare, che, ad oggi, quanto paventato sono solo delle “dicerie” ed il livore dimostrato da tanti non estimatori delle società in house (soprattutto politici molto sensibili ai desiderata dei presidenti delle associazioni di volontariato) è come vedere la “rabbia” di un cane a cui stanno togliendo l’osso.
Il livore perché nel 2008 (ed in seguito), insieme a quasi tutto il centrodestra di allora, non riuscì a bloccare le iniziative che le varie AA.SS.LL. pugliesi misero in atto per internalizzare alcuni servizi sino a allora esternalizzati a cooperative e imprese.
Le inesattezze sono in particolare due:
1) La SanitaserviceASLFG ha già affrontato impugnative al TAR e al Consiglio di Stato che
riguardano il 118, se solo il dott.Marmo si fosse preso la briga di leggere quelle sentenze si sarebbe reso conto che (non essendo nel frattempo mutata nessuna norma che possa impedire l’affidamento diretto di un servizio) ben poche speranze hanno le varie associazioni ad impugnare atti che “internalizzano” il servizio;
2) Il decreto 117/17 , citato dal dott.Marmo, (legge terzo settore) tra le altre cose dice chiaramente (e non poteva essere diversamente) che il lavoro delle Associazioni deve essere di “supporto” e non sostitutivo.
Ma, al di là di quanto sopra, ci si dimentica, spesso, di quanti danni (ai Lavoratori ma anche ai c.d. Volontari) queste associazioni hanno fatto in tutti questi anni e la riprova è nel Lavoro (egregio) che l’Ispettorato del Lavoro di Foggia (ma si spera che siano seguiti in tutta la Puglia) sta portando avanti per il riconoscimento del lavoro subordinato ai Volontari del 118.
Come ci si dimentica spesso che, tranne qualche rara eccezione, le associazioni di volontariato trattano i Lavoratori (per non parlare dei falsi volontari) come i padroni delle ferrerie trattavano i loro operai, con ritardi nei pagamenti degli stipendi (anche di mesi), con i continui ricatti occupazionali, con provvedimenti disciplinari che rasentano il ridicolo (come quello di addebitare a dei Lavoratori la “graffiatura” della carrozzeria dell’ambulanza avvenuta con un ramo sporgente per strada).
Come USB continueremo la nostra lotta sino a quando non saranno dati Diritti e Dignità a tutti i Lavoratori del 118 e questo può avvenire solo internalizzando nelle società in house il S.E.U.118.
Foggia, 16/09/2019