Inaugurazione stazione Modugno delle Ferrovie Appulo Lucane: impegni mantenuti ...nel confermare i ritardi
Vertici FAL, Michele Emiliano, Anita Maurodinoia ed il Sindaco di Modugno Bonasia, affiancati al Prefetto di Bari, festeggiano la riapertura di una stazione che si presenta ad unico binario ed i cui lavori dovevano essere consegnati alla città di Modugno entro giugno 2019.
Il 10 Dicembre 2021 c’è stata l’inaugurazione della stazione ferroviaria FAL di Modugno e l'interramento della tratta ad unico binario che attraversa la città, frutto di un protocollo di intesa del 2021 tra il Comune di Modugno e Ferrovie Appulo Lucane.
Oltre ai vertici aziendali, erano presenti il Prefetto di Bari ed i maggiori esponenti della politica pugliese e locale: il Presidente Michele Emiliano, l'Assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia ed il Sindaco della Città di Modugno Nicola Bonasia. Tutti uniti e compiaciuti ad urlare in coro: “IMPEGNI MANTENUTI!”.
Sembrerebbe però, che l’alto livello di soddisfazione condivisa e la smania di protagonismo abbiano offuscato i ricordi dei partecipanti inducendoli in uno stato di amnesia collettiva.
Era il lontano novembre 2017: il Comune di Modugno e le Ferrovie Appulo Lucane sottoscrivevano un protocollo d’intesa per l’esecuzione dei lavori di interramento della linea ferroviaria a doppio binario e la risoluzione di alcune criticità che interessavano le infrastrutture comunali. Stando alle dichiarazioni rilasciate a diversi quotidiani locali dai i vertici delle FAL, la conclusione dei lavori era prevista entro il 2018, termine poi prorogato a giugno 2019.
Oggi, con ben oltre due anni di ritardo, ci si vanta in pubblica piazza di un’opera realizzata a metà, con binario unico e che in questi giorni non si sta dimostrando affatto risolutiva delle molteplici criticità dei servizi di trasporto che stanno colpendo un’utenza costantemente disagiata: basti pensare che già dalla sera del 10 Dicembre scorso, stesso giorno dedicato ai festeggiamenti ed ai proclami autoreferenziali, si sono registrati ritardi di 55 minuti.
Il tutto nel totale silenzio di una classe politica che da tempo si sta dimostrando sorda nei confronti delle giuste e sacrosante rivendicazioni dei cittadini: la tutela del Diritto alla Mobilità!
Ora, delle due l’una: o c’è troppa superficialità da parte dell’ente regionale pugliese nel controllare le spese dei soldi pubblici e farsi garante della tutela del Diritto alla Mobilità, oppure ci troviamo di fronte ad un’amministrazione regionale e locale connivente, interessata solo a prendere parte ad eventi pubblici pieni di demagogia e narcisismo mediatico.
USB LP Puglia
ORSA Bari