ILVA: VENDOLA, ARCHINA' e il "SISTEMA RIVA"

Taranto -

ILVA: DI VELENO IN VELENO
IL “SISTEMA RIVA” E LA GRANDE AMMUCCHIATA

La “telefonata” intercorsa tra il Presidente della Regione on. Vendola ed uno dei massimi Dirigenti dell’Ilva di Taranto, riportata da alcuni organi di stampa, non ha suscitato in noi tanto scalpore visto che da tempo, come USB, stiamo denunciando in ogni modo le profonde e diffuse connivenze e complicità di cui ha goduto e continua a godere il “sistema Riva” dentro e fuori lo stabilimento.
Sarebbe stato, infatti, troppo ingenuo immaginare che la devastazione ed i drammi subiti e vissuti sulla propria pelle da decine di migliaia di Lavoratori e di Cittadini si siano potuti perpetrare senza le necessarie coperture ed i colpevoli silenzi di sindacati asserviti, di politici compiacenti e di istituzioni latitanti.
Sconcerta, invece, che proprio colui che si è eretto a strenuo difensore dei diritti, della legalità e della democrazia, facendo le barricate davanti ai cancelli della Fiat di Marchionne insieme alla Fiom di Landini, a “casa propria” davanti ai cancelli dell’Ilva di Riva cambia volto e sembra rassicurare il “Padrone” e addirittura “raccomandare” proprio quelli della Fiom tra i più affidabili.
Forse ora è più semplice dare una serie di risposte ai tanti interrogativi che come USB ci siamo posti sul perché NESSUNO INTERVENIVA quando, solo nell’ultimo anno sono morti 3 compagni di lavoro, sono accaduti innumerevoli incidenti ed infortuni, sono stati inflitti decine di provvedimenti disciplinari, minacce, trasferimenti punitivi nei confronti di nostri iscritti, fino a giungere al licenziamento di un Delegato sindacale della USB, senza una sola sillaba di solidarietà da parte del Presidente Vendola e dei Politici regionali.
Ormai il Re e tutta la Corte sono nudi.
La USB ritiene che questo è il momento delle scelte. Quelle vere, quelle dure, quelle giuste!!!
I “Politici compiacenti” si dimettano e dimostrino almeno per una volta un minimo di pudore, la dignità l’hanno persa già da tempo.
I “Sindacalisti complici” ritornino a sudare giorno e notte nei reparti e rischiare la propria vita alla pari di migliaia di lavoratori che avrebbero dovuto tutelare.
I Lavoratori, in maniera compatta, diano un segnale chiaro e netto di ROMPERE QUESTO PERVERSO SISTEMA e VOLTARE PAGINA, cominciando col negare il voto alle prossime elezioni per le RSU a quelle sigle sindacali responsabili di tanti sfaceli e disastri.

ABBIAMO UNA OPPORTUNITA’! NON LA SPRECHIAMO!
USB C’E’