ILVA TARANTO: BONDI NON E' LA CURA MA UN'ALTRA MALATTIA!

Bari -

Nazionalizzare la fabbrica è l’unica soluzione!!!

 

 

IL DISASTRO AMBIENTALE NON E’ OPERA

DEI CITTADINI NE' DEI LAVORATORI

 

IL GOVERNO LETTA SI ASSUMA LA RESPONSABILITA’ DELL’EVENTUALE E MAI AUSPICATO RITORNO DEI RIVA.

 

Il Governo Letta nomina Bondi, già uomo di Riva, quale Commissario straordinario dell’Ilva per traghettare nei prossimi tre anni l’azienda: ma per andare dove?

Questo governo non ha davvero rispetto per la nostra terra, per i cittadini e per i lavoratori, altrimenti avrebbe pensato a soluzioni alternative.

La soluzione è tutta nell’esproprio senza indennizzo, nella nazionalizzazione e non nelle mani di un unico soggetto, per altro non super-partes.

Parliamo di Bondi come risanatore e salvatore della patria, ma i tarantini e i lavoratori non dimenticano che egli è stato Amministratore Delegato dei Riva e che dopo il sequestro dei beni della famiglia ha pensato bene di ricorrere contro il provvedimento del giudice.

Ora, il governo Letta, con buona pace dei Riva, vorrebbe che quei miliardi bloccati dal magistrato a garanzia di tutti, siano rimessi a disposizione dello stesso commissario.

 L’USB, contraria a questo tipo di gestione, palesemente dannosa,  nutre seri dubbi sulla vicenda Ilva e sul nuovo decreto,  proprio perché il rischio reale sarebbe quello di un ritorno alla stessa famiglia a cui non può essere rilasciata un’altra licenza di uccidere e per continuare a ricattare questo popolo.

L’USB, coerentemente con la posizione assunta sin dall’inizio di questa tragica ”telenovela”, non farà sconti a chi ha prodotto guai irreparabili e lotterà insieme a tutte le forze sane di questa società, in ogni sede e con tutti i mezzi democratici a disposizione, perché la salute e il lavoro siano priorità assoluta e non più mercimonio.

Taranto 04.06.2013

 

 

 Coordinamento USB-Ilva Taranto