ILVA : LO STATO CI TUTELA…LICENZIANDO!!

 

Ieri 5 marzo, l’ILVA ha comunicato alle OO.SS. l’avvio della procedura per i licenziamenti collettivi (ex L. 223/91) inerenti il reparto vigilanza che comprende 57 esuberi su un totale di 180 lavoratori.

Stendendo un velo pietoso sulle chiacchiere e le porcherie che girano da un po’ di giorni in stabilimento e sui giornali e che servono solo a intimorire i Lavoratori, precisiamo sin da subito che la “nuova” dirigenza Ilva, capitanata dal commissario Bondi, non fa complimenti e chiarisce, immediatamente, come intende risolvere le anomalie e le inadempienze prodotte dalla vecchia gestione … SCARICANDO TUTTO SUI LAVORATORI !!!

In pratica, non solo i vigilanti sono stati costretti a subire per anni, in contrasto a quanto previsto dall'art. 2 dello statuto dei Lavoratori, in materia di "guardie giurate e tutela del patrimonio", facendo un po' di tutto e venendo impiegati oltre che come guardie giurate anche come autisti di bus e navette, tassisti,  controllori, “carabinieri, vigili, vigili del fuoco”, fotografi, piantoni e chi più ne ha più ne metta, ora l’Ilva ringrazia e dice che se volete continuare a lavorare … dovete farlo alle mie condizioni.

è bene ricordare che, lo scorso anno, al ministero l’Ilva ha firmato l’accordo sui contratti di solidarietà, con FIM FIOM e UILM, impegnandosi a non licenziare nessuno per tutta la durata del CdS e anche successivamente alla scadenza dello stesso.

DOPO DODICI MESI, IN COERENZA CON QUANTO SOTTOSCRITTO … FA ESATTAMENTE IL CONTRARIO.  

  A COSA SERVE SCRIVERLO SUGLI ACCORDI ALLORA?


Può fare tutto ciò? Secondo noi no e … per mille motivi.

Non dimentichiamo, però, che siamo in Italia, il paese dei balocchi e che la questione ha le sembianze della classica operazione che tante aziende private (Electrolux-Fiat, giusto per citarne alcune) da anni mettono in atto a danno dei lavoratori.

Il guaio invero è proprio questo: nel caso ILVA parliamo di un’azienda che in questo momento è gestita dallo STATO!!

LO STESSO STATO CHE SUL “CASO TARANTO” HA PROMESSO SALUTE E LAVORO.

Qualcuno lo chiama “accordo sindacale” ma, noi siamo abituati a pensare che se un lavoratore è costretto a scegliere tra il proprio posto di lavoro e il licenziamento più che un accordo ci sembra un RICATTO.

La posizione dell’USB è questa, coerente con quanto sempre sostenuto ma, se il gruppo dei vigilanti ci chiederà di ragionare sullo schema aziendale ci atterremo, a malincuore, alla volontà dei Lavoratori.

 

CERTO È, però, CHE QUESTO È IL PRIMO CASO DI ESUBERI STRUTTURALI ALL’ILVA.

SE PASSA QUESTA LOGICA …

OGGI TOCCA ALLA VIGILANZA

DOMANI A QUALCUN ALTRO.

 

DOPO LA SALUTE CI RUBANO ANCHE IL LAVORO!!!

SVEGLIAMOCI !!!