Il ministro Provenzano incontra i delegati USB nei ghetti del Foggiano: cancellare questa vergogna, liberare i lavoratori dal ricatto quotidiano

Foggia -

Venerdì 8 novembre il ministro per il Sud e la coesione sociale Giuseppe Provenzano ha fatto visita ai braccianti del Foggiano residenti a Torretta Antonacci e Borgo Mezzanone. Una visita molto apprezzata dai lavoratori, che per la prima volta hanno visto un rappresentante del governo camminare tra le loro misere residenze. 

Il ministro ha avuto un incontro con i delegati USB dei braccianti. Al centro del colloquio la quasi totale impossibilità di avere una vita dignitosa e il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori. Tutto è difficile, se non impossibile, per i braccianti: rinnovare il permesso di soggiorno, ottenere una residenza, necessaria per il permesso di soggiorno, sottoscrivere un contratto di lavoro. 

I lavoratori hanno ribadito al ministro che se si vuole veramente combattere tutte le illegalità e il caporalato che allignano nel mondo dell'agricoltura, bisogna prima di tutto risolvere questi grossi problemi che sono alla radice dello sfruttamento. Di certo non si può rivendicare il diritto a una vita dignitosa e una casa se prima non si esce dall’invisibilità.

A Provenzano è stata consegnata una lettera con i punti qualificanti della “Carta della dignità e dei diritti” dei braccianti elaborata da USB, vale a dire inserimento abitativo, iscrizione nel registro anagrafico e regolarizzazione degli invisibili.

Il ministro è rimasto colpito dalla dignità con cui i delegati USB hanno rappresentato le difficoltà dei lavoratori e ha preso impegni per trovare soluzioni, a partire dalla rimozione dei numerosi ostacoli creati dai decreti sicurezza, affinché dall’invisibilità si passi al diritto di cittadinanza per chi, ogni giorno, permette di mettere in tavola i prodotti della nostra terra. Sulla questione casa ha interessato direttamente il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, e il Commissario prefettizio del comune di Manfredonia, Vittorio Piscitelli. 

Provenzano, impegnandosi a coinvolgere i lavoratori stessi nella ricerca delle soluzioni più adeguate, ha ringraziato su Twitter i sindacalisti USB che ogni giorno si battono per la dignità dell’uomo, aggiungendo: “Ora tocca anche a me tenere alta la dignità della Repubblica, cancellando la vergogna di questi non luoghi, liberando i lavoratori dal ricatto quotidiano”.

 

Coordinamento lavoratori agricoli USB