Ferrovie Appulo Lucane, negata l'aspettativa sindacale ad un delegato USB. Il 26 aprile udienza per condotta antisindacale

Bari -

Che la USB sia un sindacato scomodo è oramai cosa risaputa. Come è ben risaputo che la nostra Organizzazione rappresenta da sempre un ostacolo invalicabile per coloro i quali dirigono le aziende con la malsana convinzione, e presunzione, di potersi ergere deus ex machina ed agire incontrastati nell’imporre ai lavoratori compressione dei diritti, sfruttamento e condizioni peggiorative.

La presenza di USB nei luoghi di lavoro è sempre più radicata, dimostrandosi capace di risvegliare gli animi dei lavoratori e mandare in fumo tutti i piani del padroncino di turno che nel vano tentativo di osteggiare una forza sindacale coesa e non connivente, ricorre quotidianamente ad atti vili ed attacchi volutamente repressivi ed antisindacali.

È quanto sta accadendo nelle Ferrovie Appulo Lucane, dove la USB si è oramai affermata come primo sindacato per numero di iscritti ed è riuscita a far eleggere un suo delegato come RLS raccogliendo il maggior numero di consensi tra i lavoratori.

La FAL, non riuscendo ad accettare l’idea di doversi confrontare con una Organizzazione Sindacale come la nostra, tra l’altro in posizione fortemente critica nei confronti dell’attuale classe dirigente, sta assumendo da tempo prese di posizione al limite di quell’infantilismo insito in quei soggetti colpiti dalla sindrome del “Marchese del Grillo” e da ricorrenti meccanismi di compensazione freudiana atti a sopprimere la consapevole incapacità di reggere il minimo dibattito sindacale.

Ne è esempio lampante l’ultima trovata di qualche vertice delle FAL che ci ha costretti ad agire con ricorso per condotta antisindacale ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori presso il Tribunale di Bari, la cui prima udienza è stata fissata per oggi 26 aprile.

A partire dal mese di marzo, la FAL ha deciso di negare al nostro delegato ed RSA Francesco Laterza un diritto che è stato sempre concesso per oltre 2 anni (da novembre 2019 a febbraio 2022): l’aspettativa sindacale non retribuita per periodi frazionati.

Secondo la nuova, pretestuosa ed infondata teoria sostenuta dall’azienda, d’ora in avanti Francesco potrebbe godere di tale istituto solo se posto in aspettativa per tutta la durata del suo incarico, escludendo pertanto ogni possibilità di frazionamento che, come abbiamo già detto, non ha mai trovato fino ad oggi alcun tipo di opposizione da parte datoriale.

Una posizione illegittima, strumentale ed in piena condotta antisindacale che è espressione della volontà datoriale di limitare le prerogative sindacali e tenere la USB il più lontano possibile dai luoghi di lavoro, limitandone i contatti con i lavoratori.

Noi ci opporremo con forza all’ennesima provocazione dal chiaro e palese intento repressivo.

PER LA LIBERTÀ SINDACALE ED UN SINDACATO LIBERO!

USB LP Bari

26 Aprile 2022