FERROVIE APPULO LUCANE - FARE DI NECESSITÀ VIRTÙ’
Una riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale incentrata sulla tutela della Salute e Sicurezza di Lavoratori e Collettività in tutte le fasi dell’attuale emergenza sanitaria è stata tematica molto dibattuta tra la varie parti politiche e sociali.
Una delle azioni mitigative in grado di garantire il mantenimento del distanziamento sociale, così come disposto dall’Allegato 9 del recente DPCM 26 Aprile 2020, riguarda l’incremento della frequenza dei mezzi durante le fasce orarie di maggior affluenza. Una buona norma che tra l’altro è stata più volte riportata nelle varie Ordinanze regionali riguardanti le varie riduzioni dei servizi.
Ma nelle Ferrovie Appulo Lucane srl sembrerebbe si stia marciando nel verso opposto!
Ad oggi, a Fase 2 inoltrata, si sta infatti continuando a prediligere un esercizio ferroviario ridotto integrato dal servizio sostitutivo con autobus, mezzi meno prestanti in termini di spazi a bordo e sui quali potrebbe risultare più complessa la gestione del mantenimento delle distanze di sicurezza, ma che consentirebbe un minor impiego di risorse economiche e produttive. Prendiamo ad esempio la città di Matera, i cui collegamenti ferroviari con la città di Bari sono limitati a tre corse giornaliere rendendo le stazioni di Matera Centrale e Matera Villa Longo delle vere e proprie cattedrali nel deserto a fronte dei grandi investimenti erogati nel recente passato. E se si ritiene che tali misure siano conseguenti all’attuale minore affluenza, allora ci chiediamo come sarebbe possibile intercettare la reale domanda se non si garantisce una maggior offerta? Così facendo si sta correndo soltanto il rischio di far disaffezionare la collettività all’uso del TPL, costringendola erroneamente a sobbarcarsi di spese maggiori per l’utilizzo dei propri mezzi di trasporto con congestione del traffico e minore sicurezza dovuti a spostamenti di massa.
A nostro avviso tali riduzioni dei servizi, che avevano ragion d’essere sia in relazione a quanto previsto dalle Ordinanze delle regioni Puglia e Basilicata, sia in seguito alla riduzione della domanda ed alle conseguenti perdite dei ricavi da traffico, allo stato attuale, considerate le misure economiche a sostegno del TPL varate dal Governo (nessuna riduzione dei corrispettivi ai sensi dell’art. 92 c. 4-bis D.L. 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27 e l’istituzione del Fondo di 500 mln di euro per risarcire i mancati introiti previsto dall’art. 200 del D.L. 19 Maggio 2020, n. 34), ci risultano del tutto ingiustificate ed assumono la mera funzione di ulteriore strumento di profitto per le Aziende a discapito della tutela del Diritto alla Mobilità.
La scrivente O.S. Unione Sindacale di Base - USB Lavoro Privato Puglia ritiene che sia ormai necessario ripristinare i servizi erogati dalle Ferrovie Appulo Lucane srl, rimodulandoli per soddisfare l’incremento della domanda e garantire gli adeguati livelli di sicurezza ed accessibilità.
USB LAVORO PRIVATO PUGLIA