Ferrovie Appulo Lucane (FAL) - l'Azienda disdetta gli Accordi Integrativi
FORNITURA MASSA VESTIARIO
L’AZIENDA DISDETTA UNILATERALE
GLI ACCORDI AZIENDALI
In un precedente comunicato avevamo acceso i riflettori sulla reticenza dei dirigenti della FAL nell’attuare un sistema di relazioni industriali costruttivo e prolifico.
Ad avvalorare la nostra tesi è una missiva inviataci in data 28 aprile 2016 (DG/183) con la quale il Direttore Generale ci comunica la disdetta, con effetto dall’01.08.2016, «di ogni e qualsivoglia accordo e/o prassi sulla massa vestiario» al fine di «conseguire opportune economie rispetto al pregresso». In caso di mancata definizione di un nuovo accordo a livello aziendale, sarà pertanto applicato l’art. 50 del CCNL 23 luglio 1976 che prevede una compartecipazione dei dipendenti all’acquisto del vestiario uniforme come di seguito elencato:
· il personale viaggiante e di stazione a contatto col pubblico, gli ispettori viaggianti, i controllori e capilinea delle tranvie urbane, ai quali spetta una divisa (giacca e pantalone) all’anno, un berretto all’anno e un cappotto ogni 4 anni, contribuiranno al 30% della spesa;
· gli operai delle officine e dei depositi a cui spetta una tuta all’anno, contribuiranno al 50%;
· ai cantonieri e manovali di stazione, invece, spetta un berretto oppure un cappello di paglia all’anno della cui spesa si farà carico unicamente l’azienda.
Come riportato nel verbale della riunione del 22 febbraio 2016, il Direttore Generale, dopo aver esposto la sua posizione in merito alla fornitura della massa vestiario, annunciava che entro il mese di marzo avrebbe prima sottoposto una proposta complessiva ai sindacati, da discutere insieme a quest’ultimi ai fini del raggiungimento di un nuovo accordo. Ma questa proposta non è mai pervenuta e tale circostanza, oltre a gettare nuove ombre sui rapporti tra dirigenti aziendali e organizzazioni sindacali, squalifica il ruolo fondamentale che i lavoratori rivestono nel sistema del trasporto pubblico.
Alla luce del comportamento posto in essere sino ad oggi dai dirigenti aziendali, non appare del tutto remota la possibilità che in futuro l’azienda possa disd ire gli accordi del 2° livello di contrattazione ad oggi in atto. Tale scenario potrebbe generare un clima di conflittualità difficilmente ponderabile.
Come USB, pertanto, abbiamo già inviato una richiesta di convocazione al fine di poter discutere e manifestare le nostre perplessità in merito all’attuazione di tale provvedimento.
Siamo fermamente convinti, infatti, che il conseguimento dell’utile aziendale possa essere raggiunto, più che con riduzioni salariali o attingendo dal reddito dei lavoratori, soprattutto attraverso politiche di abbattimento degli sprechi.
il personale viaggiante e di stazione a contatto col pubblico, gli ispettori viaggianti, i controllori e capilinea delle tranvie urbane, ai quali spetta una divisa (giacca e pantalone) all’anno, un berretto all’anno e un cappotto ogni 4 anni, contribuiranno al 30% della spesa;
gli operai delle officine e dei depositi a cui spetta una tuta all’anno, contribuiranno al 50%;
ai cantonieri e manovali di stazione, invece, spetta un berretto oppure un cappello di paglia all’anno della cui spesa si farà carico unicamente l’azienda.
RSA USB