Ferrovie Appule Lucane, la stazione di Matera Centrale è una cattedrale nel deserto

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Se oggi dovessimo ripensare allo spot che fu realizzato per la nuova stazione FAL di Matera Centrale, i testi li riscriveremmo più o meno così:

È una grande opera pubblica,

ma è una grande scatola vuota.

È utile ed efficiente,

ma è poco vissuta.

È dotata di tutti i confort,

ma non c’è Ii personale FAL.

È LA NUOVA STAZIONE DI MATERA!

Sarà anche colpa dell’attuale emergenza sanitaria e della conseguente contrazione dei flussi turistici, ma resta il fatto che la stazione FAL di Matera Centrale rimane una vera e propria cattedrale nel deserto: un “non luogo” imponente espropriato della sua vera funzione.

Al suo interno si prova una sensazione di costante smarrimento: non troverete personale FAL qualificato a cui rivolgervi per richiedere informazioni, soprattutto quando sussistono variazioni o irregolarità dell’esercizio; troverete solo personale della ditta esterna di pulizie che cercherà nei propri limiti – e con i propri limiti – di farvi sentire meno soli.

Ben vengano le nuove infrastrutture studiate e progettate come spazi in cui al loro interno tutto sembra perfettamente calcolato e progettato: dal confort all’illuminazione, dall’abbattimento delle barriere architettoniche alla sostenibilità.

Tutto questo, però, deve essere utile a preservare la vera mission di un’azienda di trasporto: garantire servizi efficienti, offrendo adeguata assistenza ai viaggiatori!

Ma oramai, abbiamo la sensazione che lo stato di abbandono ed inattività siano il leitmotiv delle stazioni e nuove strutture FAL.

USB Lavoro Privato Puglia

Bari, 08 Febbraio 2021