Ex Cementir-Italcementi Taranto: resta impossibile procedere con la Task Force Lavoro della Regione

Taranto -

Si sarebbe dovuto tenere giovedì 9 febbraio l’incontro in Task Force Lavoro Regione Puglia per discutere della vertenza ex Cementir – Italcementi Taranto. Si preannunciava già nei giorni scorsi che il tavolo non sarebbe nato con il migliore degli auspici. A generare malumori tra i lavoratori iscritti all’USB, è stata la decisione del Comitato SEPAC di consentire ai rappresentanti della nostra organizzazione sindacale la partecipazione solo come uditori.

A dire del Comitato, si tratta di una decisione maturata sulla base dell’insistenza di Italcementi di non confrontarsi con USB, e quindi con i rappresentanti dei lavoratori che non hanno ceduto al ricatto dell’incentivazione all’esodo. Già nelle settimane scorse, un altro tavolo è venuto meno per motivi simili.

Tutto questo è paradossale! Con quali rappresentanti dei lavoratori si vorrebbe parlare di sviluppi e prospettive? Unicamente con quelli che acconsentono a tutto o è previsto anche un minimo confronto come in tutte le democrazie?

Ad oggi, il 99% dei lavoratori che NON hanno dato le loro dimissioni in cambio di un misero incentivo economico e che si oppongono a qualsiasi procedura di licenziamento, sono regolarmente iscritti all’Unione sindacale di Base.

Quindi una rappresentanza accettabile per Italcementi sarebbe quella di lavoratori dimissionari? Per farla semplice, è come se si volesse parlare della vertenza ACCIAIERIA con i lavoratori che anni addietro hanno accettato l’incentivo all’esodo e quindi non sono più in organico.

Ai lavoratori Cemitaly – Italcementi, già stremati da circa otto anni di cassa integrazione e nessuna prospettiva concreta, ALTRA VIOLENZA VIENE FATTA attraverso questi atteggiamenti posti in essere da Italcementi e non solo, che nulla hanno a che vedere con un percorso a loro tutela. Ma forse a tutelare i dipendenti di cui si vuol liberare, Italcementi non ha nessun interesse…

Apprendiamo inoltre che l’azienda snobba pericolosamente l’incontro che si sarebbe dovuto tenere, dichiarando in sostanza di non avere nuovi elementi significativi da discutere.

Allora le tanto pubblicizzate nuove destinazioni di uso? Le dichiarazioni dell’AD Acciaierie Italia che riguarderebbero il cementificio? Tutte infondate!

USB invita tutte le parti coinvolte nella vertenza ad un confronto serio, ad abbandonare i tatticismi (che nulla di buono portano) e a intraprendere un percorso concretamente costruttivo.

USB Taranto