DIFESA BARI - 15° Reparto Infrastrutture
Riflessioni a voce alta
Dopo tanto peregrinare lungo la strada seminata di triboli e pene, i dipendenti civili di questo Reparto hanno finalmente riscosso le somme relative al saldo FUS 2006 (da anni, un mistero avvolge questo Ente, ultimo ad assolvere tale benefica incombenza, pur essendo sede di Funzionario Delegato).
Sembra un film già visto, scene che si ripetono puntualmente con cadenza annuale, che a volte assumono risvolti comici tanto è evidente la parodia delle pene e delle passioni in prossimità di tali eventi, a volte, è un melodramma che ha cittadinanza solo sul palcoscenico del 15° Reparto Infrastrutture!
Da sottolineare un dato curioso! Si è constatato con quanta solerzia taluni rappresentanti sindacali quasi con andatura podistica, anticipando tutti, si sono recati all’Ufficio Cassa!
Sono gli stessi che in sede di riunione del 03.09.2007 hanno dimostrato la totale inerzia ed indifferenza, appoggiando con il loro silenzio e celata goduria le accuse mosse dal Dirigente di questo Reparto tese a sminuire la missiva spedita da questa sigla sindacale per sollecitare il pagamento delle succitate somme. Ma a dare il meglio di se ci hanno pensato due esperti della Trimurti sindacale che hanno criticato la tempestività con cui questa OO.SS. aveva effettuato il sollecito, intervenendo sfacciatamente e senza pudore in soccorso della parte datoriale, senza se e senza ma.
Mai visto niente di simile!
Questa OO.SS. si limita quì a sottolineare solo alcuni passi della riunione cercando di cogliere l’essenziale in qualche dettaglio.
Scopo vero della riunione era ed e’ il tentativo da parte dell’attuale Dirigente di dettare per il futuro le sue “linee guida” per avere così mano libera nella gestione del 20% del Fus. Criterio, suo malgrado, che non ha mai preso piede nè in questo Reparto né nella stragrande maggioranza degli Enti della Difesa e che per quanto ci riguarda impegnerà questa OO.SS. in un’attenta vigilanza.
Così, tanto per acclarare le sue convinzioni il Dirigente è partito alla grande con un timbro di voce appropriato per osannare, incensare e “beatificare” una delle figure di cui nutre un’ammirazione quasi incondizionata, ritenute lodevoli e meritevoli di questo Reparto : il “contabile agli assegni” e, facendo salire i registri della sua voce a toni drammatici evidenziava l’ingiustizia che ripetutamente , per anni, aveva subito il suo “assistito”. Infatti, il premio promesso, stornato come sempre dal FUS, puntualmente veniva negato in sede di concertazione.
Però, se il “forzato prelievo”” (in danno degli altri lavoratori) andava a segno, doveva essere elargita come sempre la somma di 1.000 Euro=.
Cifra tirata fuori da qualche formula, a noi tuttora sconosciuta! per remunerare in ragione delle tante virtù possedute dal dipendente, soprattutto l’enorme difficoltà delle materie trattate! Difficoltà facilmente superabili, nel caso in cui, l’impegno profuso fosse accompagnato dalla cifra innanzi citata!
Valutato attentamente dal dirigente (senza farne segreto alcuno, in sede di riunione sindacale!) lui solo ne ha le capacità, in quanto, ha una intelligenza creativa, intuito, rara perizia e tempestività nel preparare gli specchi e dovremmo essergli grati per tutti quegli emolumenti sia pur modesti ma vitali che abbiamo riscosso nel corso degli anni, quantunque nell’organigramma di questo Reparto c’e’ da registrare qualche nota dolente. Diamine! Per il resto tutto procede per il verso giusto! il carico di lavoro è equamente distribuito e, tanti per il “peso” dovuto all’elevata responsabilità sono destinatari nonchè percettori delle somme relative a Posizioni Organizzative.
Peccato che a rovinare tutto ci pensano i dipendenti con qualifica funzionale di Assistente di Amm.ne (col vigente CCNL 2^ area ex posizione B3), ritenuti autentici incapaci la cui unica competenza si ridurrebbe, volendo essere ottimisti, solo “nella pulizia di qualche pavimento” (magari dello stesso Ufficio Assegni!).
I tre farebbero la gioia di Pietro ICHINO noto docente di Diritto del Lavoro(??) (iscritto CGIL), fustigatore di siffatti dipendenti pubblici (fannulloni), che tanto si batte per una pubblica amministrazione efficiente.
Avendone titolo ma, non le capacità, nessuno dei tre Assistenti di Amm.ne metterebbe a repentaglio la “solida” poltrona del “contabile agli assegni” che, per uno strano fenomeno vacilla solo quando si discute del FUS ed in special modo quando queste somme, elargite secondo criteri definiti in sede di concertazione, non rispecchiano le sue “aspettative”, tanto che lo stesso contabile preso dallo sconforto ha deciso più volte di mollare tutto, per poi tornarci, sperando che tutto si “assesti” e lo strano fenomeno non si ripeta!
L’ironia come noto, altera in maniera a volte paradossale riferimenti e situazioni allo scopo di sottolinearne la realtà. E la realtà vera è che non si affronta il problema dell’ organizzazione del lavoro.
Si parla solo di meritocrazia, uno strumento che non può avere riscontri oggettivi che mira a selezionare una base di consenso da utilizzare contro i lavoratori, anzi, mira proprio alla divisione di questi attraverso montature di campagne denigratorie e risse assembleari.
Da sempre senza sbocchi, tanti sono coloro che con 40 anni di servizio non hanno ottenuto nessuna progressione di carriera, con il problema del mansionismo irrisolto, demotivati professionalmente, con bassissimi salari, quel poco che rimane, il ritornello è sempre lo stesso: solo se “meritevole”.
Il Rappresentante di Sede RdB-CUB
Sergio MASSARO