Caporalato - Giustizia "non solo" per Paola Clemente!
Un po' di giustizia per Paola.
Nel 2015 Paola, bracciante agricola, moriva nelle campagne andriesi di fatica.
Moriva in schiavitù, accettando condizioni di lavoro disumane per portare a casa una manciata di euro, tra moderni "caporali", travestiti da agenzie interinali, e padroni senza scrupoli, il tutto al servizio di un mondo che consuma male senza scrupoli.
Oggi Paola, e con lei i tanti sfruttati, ha avuto giustizia con l’arresto di sei responsabili di sfruttamento.
Arresti che vanno ben oltre il caso specifico, che danno uno spiraglio di speranza contro silenzio ed omertà diffusi tra i lavoratori del settore agricolo.
Dalla Procura di Trani nel comunicare gli arresti hanno usato parole chiare ed inequivocabili
„"In pratica le lavoratrice percepivano una paga giornaliera di 28 euro quando, in realtà, avrebbero dovuto intascarne almeno 86, in considerazione della paga base di 45 euro più la trasferta fino ad Andria, superati i 40 chilometri, le ore di straordinario e il notturno".
Per noi in Puglia, in Italia...
NESSUNO MUOIA PIÙ COME PAOLA!
NESSUNO MUOIA PIÙ COME ABDELSALAM!
NESSUNO MUOIA PIÙ PER LAVORARE!