Brindisi: USB esprime cordoglio

COMUNICATO nazionale USB Scuola

 

Non sappiamo chi può aver messo quelle bombole di gas davanti alla scuola che esplodendo hanno tolto la vita a Melissa, ferito le sue compagne e segnato le vite di tutti noi.

 

Sappiamo che è o sono dei vigliacchi, solo dei vigliacchi potevano un ignobile crimine come questo.

 

Sappiamo che le bombe esplose nell'orario di arrivo dei pulmann di studenti, nell'orario di entrata nella scuola statale, per lo più frequentato da ragazze, colpiscono studenti e giovani, lavoratori e familiari di Brindisi, Mesagne e provincia. Una provincia in una regione ai margini del sud del Paese. Una regione tanto periferica e bella, quanto preda della criminalità organizzata, già per questo in passato alla ribalta delle cronache nazionali, e di chi ripetutamente cerca di usurparne bellezze e risorse.

 

Sappiamo che tutta la società italiana è martoriata dall'individualismo, dalla ricerca di profitti ad ogni costo che arrivano fino dentro le istituzioni.

 

E' in questo contesto di lotta di tutti contro tutti all'interno di poteri economici e politici che qualsiasi vigliacco può immaginare e realizzare di colpire una scuola, magari perché intitolata a Falcone /Morvillo.

Mafia, terrorismo oppure un pazzo o una faida famigliare è sconcertante non poter escludere nulla.

 

La violenza sulla scuola, sui giovani è la violenza contro il futuro del nostro paese.

I nostri giovani sono sempre più oggetto di violenze proprio davanti alle scuole in tutto il paese, dalla violenza politica, a volte, anche da quella dell'ordine pubblico' durante le loro manifestazioni, come se qualcuno avesse ben capito che proprio la scuola è il punto debole e indifeso.

 

Così mentre si spendono milioni assegnando scorte, proteggendo i centri delle città e criminalizzando sistematicamente il dissenso o la protesta, i luoghi della vita di tutti i giorni, la scuola diventano il bersaglio facile, incustodito anche per mancanza di semplici bidelli!

 

Troppi sono i ricordi e i dolori che richiama questo fatto e il contesto in cui sta avvenendo, e suggeriscono altri possibili scenari in cui l'impunità dei colpevoli favorisce la paura delle persone a partecipare alla vita democratica di questo paese.

 

Come in altri momenti i lavoratori di sapranno conquistare un futuro per tutti, rivendicando sempre e tutti gli spazi democratici di lotta conquistati dai partigiani con la Costituzione.

Non ci faremo terrorizzare.