Bari "Azienda Ospedaliera POLICLINICO": 150 Infermieri ancora in attesa del PASSAGGIO DI FASCIA
La Direzione Amministrativa del “Policlinico-Giovanni XXIII” di Bari ci “tenta” ancora una volta.
Infatti, dopo essere stata costretta a tornare sui propri passi in merito al tentativo di escludere dal “passaggio di fascia” 150 Infermieri provenienti dalla mobilità, grazie al solo intervento dell’Unione Sindacale di Base, e dopo aver svolto le relative “selezioni”, a tutt’oggi non sta provvedendo a predisporre detti passaggi di fascia ed a procedere alla liquidazione di tutti gli arretrati dal 1 gennaio 2010 (circa 1100 euro netti pro capite).
Considerate le professionalità esistenti e le collaudate capacità degli uffici competenti, riteniamo che i ritardi registrati nella mancata attribuzione del passaggio di fascia siano solo ed esclusivamente da addebitare alla “infingardaggine”, o più semplicemente “menefreghismo”, di una parte ben individuata della Dirigenza aziendale.
Non si giustifica, inoltre, la “latitanza” della Direzione Generale la quale pare che da un po’ di tempo sia “sorda e disinteressata” alle problematiche inerenti i diritti dei Lavoratori del “Policlinico-Giovanni XXIII”, ma “molto attenta e sollecita” a difendere interessi particolari o di singoli, sostenuti come sempre dalla succitata “casta dirigenziale”, dimostrando purtroppo che sta prevalendo ancora la solita logica dei “privilegi e delle clientele”.
MO’ …. BASTA. DATEVI UNA MOSSA !!!
Come USB chiediamo non solo il riconoscimento immediato del “passaggio di fascia” e la corresponsione a tutti i Lavoratori dei relativi arretrati ma che sia riconosciuto questo diritto anche ai LAVORATORI STABILIZZATI.
A Infermieri, Tecnici sanitari, Ausiliari, Autisti, ecc.. va riconosciuto il Passaggio di fascia, perché il precariato a tutti gli effetti è anzianità di servizio.
Non a caso tutte le ASL sul territorio italiano compresa la confinante ASL Bari hanno riconosciuto agli “stabilizzati” il passaggio di fascia retributiva.
Ci permettiamo di suggerire alla Direzione Aziendale che sarebbe opportuno ed anche “conveniente” evitare i conseguenti ricorsi, ma se ancora una volta non avremo esaurienti risposte come USB saremo costretti – è già accaduto per la “vertenza Mensa” – ad intraprendere le vie legali per il legittimo riconoscimento di un diritto sancito da tempo dalle norme di giurisprudenza.
Sono questi i motivi che ci obbligano a URLARE le NOSTRE RAGIONI con tutto il fiato che abbiamo ad una Dirigenza che non può più “fingere” e peggio “fregarsene” delle sacrosante aspettative dei Lavoratori.
Sappiano “questi signori” che la USB non darà loro nessuna tregua a tutti i livelli e non rinuncerà mai al bisogno di equità e giustizia.
Bari, 19 Settembre 2011
p. Coordinamento Regionale USB Sanità Puglia
Giovanni De Letteriis