ASL TARANTO - Comunicato sulla "corruzione" sindacalisti cgil-cisl-uil-fials

Taranto -

COMUNICATO STAMPA

 

 

Questa mattina abbiamo avuto modo di apprendere dalla prima pagina del Nuovo Quotidiano di Puglia che “tutte le sigle sindacali figurano tra i beneficiari degli incentivi che erano legati ai progetti obiettivo – Stipendi d’oro alla ASL, inchiesta ad una svolta”.

Intendiamo precisare che questa O.S., maggiormente rappresentativa a livello nazionale, con un proprio componente nel C.N.E.L. pur essendo presente nella ASL TA1 con una propria struttura sindacale non ha nulla a che spartire con la problematica oggetto dell’articolo sopra richiamato.

Le lotte a tutela dei diritti dei lavoratori, per la stabilizzazione dei precari, sempre condotta fuori dalle logiche concertative, senza governi amici ha sempre caratterizzato il nostro modo di fare sindacato non limitandoci al momento di protesta ma proponendo concrete e praticabili alternative solo che si volesse valutare con obiettività la situazione difficile della Sanità in questa città e, più in generale nella nostra regione.

 La logica della denuncia e del linciaggio non ci appartiene, anche se nei nostri confronti spesso è stata messa in opera una conventio ad escludendum da parte di coloro che intendevano continuare a gestire le proprie rendite di posizione senza la fastidiosa voce fori dal coro di RdB, pertanto non siamo tra quelli che già trinciano sentenze e stilano elenchi di proscrizione: non tocca a noi, non lo abbiamo mai fatto e non cominceremo oggi.

Pur tuttavia chiediamo che questo comunicato  sia valorizzato onde non lasciar passare messaggi distorti.

Con ciò intendiamo che sia chiaro a tutti i lettori che non vogliamo asserire di essere meglio di qualcun altro, siamo diversi e lo siamo quando rifiutiamo la concertazione, vera madre di tutti i consociativismi, lo siamo quando isolati dal fronte sindacale lottiamo contro lo scippo del TFR, lo siamo quando non firmiamo il contratto Ministeri giudicandolo contrario agli interessi dei lavoratori e degli utenti e lo siamo quando, senza distinzioni tra lavoratori precari e pubblici manifestiamo le ragioni dei giovani di cui è diventata precaria la vita.

Auguriamo agli organi inquirenti di svolgere proficuamente e per intero il proprio ufficio, agli organi di stampa di continuare a fornire una informazione corretta e ai lavoratori di acquisire la coscienza che con la contro parte non bisogna concertare nulla, bisogna rivendicare il proprio diritto al lavoro, un lavoro buono, non precario e farlo in maniera conflittuale e pulita.

Cerchiamo di farlo, continuiamo a farlo.