ASL TA - Le RdB incontrano l'Assessore Regionale alla Sanità
Nessuna apertura da parte del direttore generale
Come preannunciato, ieri abbiamo incontrato l’Assessore Regionale alla Sanità al quale abbiamo consegnato la petizione corredata da circa 700 firme – che continuano ad aumentare – contro le nuove turnazioni dell’ASL/TA, oltre ad aver incontrato il Direttore Generale per valutare la possibilità di un nuovo accordo che tenesse in conto il malcontento dei lavoratori.
Registriamo che nonostante il tono rassicurante dei comunicati stampa, non abbiamo riscontrato nessuna intenzione di desistere dal piano “ferragostano” del direttore che continua a trincerarsi dietro un accordo RSU voluto dagli altri sindacati, in assenza di un qualsiasi confronto con i lavoratori.
Nessuna necessità di mollare la presa da parte degli altri sindacati e dalla RSU che continuano a disconoscere la RdB, colpevole di aver tradotto l'ostilità dei lavoratori ad un piano orchestrato con la direzione generale e che non coinvolge nessun delegato sindacale confederale (quelli seduti al tavolo, da buoni funzionari, non fanno i turni) l'unica risposta che ci hanno saputo dare è quella di affidare la trattativa ad una ipotetica quanto inesistente trattativa di terzo livello (presidio per presidio).
Nessuna risposta dall'assessorato regionale alla sanità che comunque ci ha garantito la possibilità di rivederci entro il 30 dopo aver verificato le soluzioni non assumendosi, per il momento, la volontà di esprimere una posizione a tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Non vogliamo credere che possa prevalere unicamente l’impegno a garantire gli "equilibri politici" delle direzioni generali né, tanto meno che si tratti di un modo per allungare il brodo e metterci di fronte al fatto compiuto.
Nell’attesa di una urgente risposta dell’Assessorato ribadiamo la contrarietà di centinaia di lavoratori ad un progetto di riorganizzazione dell'orario di lavoro che non determina nemmeno un minuto in più di assistenza ai cittadini e crea problemi solo a chi lavora.
Ribadiamo la necessità che ogni accordo che investe così profondamente la quotidianeità di chi lavora sia sottoposto alla democratica verifica di quanti, giorno e notte, garantiscono un lavoro di qualità ai pazienti.
In mancanza di risposte concrete la protesta e le lotta continueranno, denunciando pubblicamente le politiche scaricabarili dell'assessorato alla sanità e rivolgendoci direttamente al presidente della regione Puglia, insieme ai lavoratori che sono decisi a sostenere nel tempo la loro protesta.
Chi comanda, comodamente e con stipendi onerosi per la collettività, tenga in debito conto e valorizzi le richieste di chi lavora, in condizioni vergognose e con salari da fame, o vada a casa!
p. Coordinamento provinciale RdB – Settore Sanità
Gianni Palazzo
p. Coordinamento provinciale RdB Pubblico Impiego
Luigi Pulpito