ARSENALE TARANTO - Manifestazione davanti ai cancelli
Questa mattina, come programmato, si è svolto il sit-in organizzato da RdB Arsenale cui hanno partecipato in gran numero le Lavoratrici ed i Lavoratori dell’Arsenale.
L’iniziativa oltre che ribadire la contrarietà di questa O.S. a qualunque ipotesi di privatizzazione strisciante dello stabilimento, che invece va rilanciato a partire da adeguati investimenti appositamente previsti nella Legge Finanziaria in discussione, ha attivato, come preannunciato, la raccolta di firme finalizzata alla presentazione di una Petizione Popolare, ai sensi dell’Art. 50 della Costituzione, che richiede l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta allo scopo di far luce sulle responsabilità politiche alla base del degrado in cui versa l’arsenale di Taranto a similitudine di numerosi Enti della Difesa.
Le note vicende legate all’inchiesta della Magistratura, che hanno portato al sequestro di vaste aree dello stabilimento, le prescrizioni ai reparti di lavorazione decise dall’Ispettorato del Lavoro, testimoniano, a nostro parere, che negli anni le Lavoratrici ed i Lavoratori diretti, dell’indotto e militari sono stati esposti a rischi rilevanti per la sicurezza e la salute.
Siamo lieti di registrare la condivisione a questa iniziativa di personalità istituzionali quali l’On. Duranti componente della Commissione Difesa della Camera, il Sindaco di Taranto, Dott. Stefàno oltre che esponenti politici e soprattutto di tante Lavoratrici e Lavoratori dell’Arsenale e cittadini comuni che hanno testimoniato, con centinaia di firme alla Petizione Popolare, l’interesse a che sia fatta piena luce sulla vicenda mediante l’utilizzo dello strumento democratico che riconsegna nelle mani del Parlamento le prerogative che gli sono proprie.
La presente iniziativa è la prima di una serie di ulteriori momenti di coinvolgimento e di apertura di spazi democratici a sostegno della Petizione che saranno messi in campo a partire dai prossimi giorni a Taranto e provincia.
Infine, auspicando la condivisione di questo percorso, che oggi è mancato, della RSU Arsenale e di tutte le sigle sindacali, invitiamo tutti coloro che ritengono insopportabile la propria condizione lavorativa ed intendono rivendicare la propria dignità senza mediazioni, per il lavoro e l’accertamento delle responsabilità attraverso l’istituzione di una Commissione di inchiesta Parlamentare a partecipare rendendo concreto il proprio disagio, a viso aperto: il lavoro è un diritto, la salute e la sicurezza sono un diritto che ci hanno scippato, non consentiamolo oltre!