ArcelorMittal, USB: "Tanta confusione. Unica certezza: se si perfeziona l'accordo lo Stato è socio di maggioranza”
Videoconferenza con tanti dubbi e pochissime certezze quella di oggi pomeriggio con i ministri Patuanelli, Gualtieri e Catalfo, e con l’ad di Invitalia Arcuri. Unica novità il fatto che il coinvestimento vedrebbe lo Stato come socio di maggioranza.
Ad oggi sono ancora tre gli scenari possibili prospettati da Arcuri: il primo è che Arcelor Mittal eserciti il diritto di opzione e lasci l’impianto che ha ricevuto in locazione, abbandonando lo stabilimento; il secondo è che l'affitto ad AM venga prolungato fino a giugno 2022, con livelli di produzione che l' azienda ritiene più convenienti.
Il terzo, quello al quale lo Stato sta lavorando, è che si raggiunga un accordo di coinvestimento con Arcelor Mittal e entrogiugno 2022 quello col sindacato.
Non riteniamo valido il percorso che lo Stato intende intraprendere con un interlocutore totalmente inaffidabile, pensiamo che non sia possibile reggere in un clima così pesante, caratterizzato da facili licenziamenti, fino a giugno 2022. Fino a quella data potremmo finanche non avere più il “problema” del numero dei lavoratori, se all’azienda viene consentito ancora l’atteggiamento attuale: licenziare come ha fatto finora!
L’idea di un sistema di produzione ibrido che farebbe solo in parte a meno del carbone, per raggiungere, come sostengono i Ministri e Arcuri, una produzione, peraltro definita green, di 8 mln di tonnellate di acciaio all’anno, a noi più che un’ipotesi sembra una chimera.
Non abbiamo tra le mani documenti che possano smentire quello che pensiamo e, a tal proposito, chiediamo che al posto di un sommario e superficiale aggiornamento, vengano fornite ai sindacati le carte che attestano il reale stato delle cose.
Il Governo sembra voler ancora temporeggiare, quando invece si è perso già molto tempo. Investa piuttosto queste risorse a favore dei lavoratori e della città e apra un tavolo di confronto in parallelo su questioni di diretto interesse dei lavoratori: riconoscimento amianto, lavoro usurante e incentivi all’esodo.
Attendiamo dunque ulteriori novità nella prossima riunione che il Governo convocherà per la prossima settimana, auspicando un sempre maggiore coinvolgimento delle oo.ss.
Franco Rizzo
Coordinatore provinciale Usb Taranto