ArcelorMittal, la produzione aumenta ma l’azienda chiede nuova Cigo. USB: richiesta strumentale, vogliono creare nuovi esuberi

Taranto -

In data odierna ArcelorMittal ha convocato le organizzazioni sindacali per aprire le procedure per la cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO), prevista a partire dal 16/11/2020 per tredici settimane.


Alla luce delle informazioni che l’azienda ha fornito, è stata evidenziata tra i vari argomenti, la totale indisponibilità per quello che concerne l’integrazione salariale, anche sulla base dell’incremento produttivo di ghisa giornaliera, passato da 7.000 tonnellate circa a 10.000 tonnellate.
 

Ci saremmo aspettati quindi, parallelamente all’aumento di produzione, un reintegro di dipendenti per sfruttare le fermate di molteplici impianti sui quali da tempo non vengono fatti investimenti importanti per le  manutenzioni ordinarie e straordinarie; allo stesso modo ci saremmo aspettati la ripartenza di alcuni impianti produttivi che operano ormai da tempo ad intermittenza. Viene infatti spostata in maniera unilaterale la produzione in altri siti del gruppo e vengono riversati sui lavoratori di Taranto gli effetti della crisi.

 

Pertanto USB, recependo la totale chiusura aziendale rispetto alle richieste, si dichiara in disaccordo rispetto all’apertura della procedura di CIGO, in quanto ritenuta strumentale, col chiaro fine di creare esuberi strutturali in vista delle scadenze previste nel prossimo futuro.
 

Il Governo prenda finalmente una decisione e allontani ArcelorMittal da Taranto. Ne abbiamo abbastanza di impegni disattesi e licenziamenti strumentali da parte di chi continua a giocare con la vita dei lavoratori.

 

Coordinamento esecutivo USB Taranto