ArcelorMittal, cede paiolato in area Agglomerato. USB presenta denuncia in Procura
Ancora un grave episodio che conferma le condizioni di sicurezza assolutamente precarie e gravi all’interno dello stabilimento siderurgico: durante un giro di ispezione alcuni lavoratori si sono accorti del cedimento di una parte di paiolato nel reparto Omo 2. Si tratta del piano di calpestio, arrugginito, che si trova al di sopra di nastri in marcia. Facile comprendere l’entità del rischio per un lavoratore che dovesse trovarsi ad operare in quel punto durante il cedimento: potrebbe precipitare su impianti in marcia con ovvie, tragiche conseguenze.
Quella interessata dall’episodio è una delle aree che presentano maggiori criticità, più volte evidenziate dall’Unione Sindacale di Base, che torna a denunciare lo stato degli impianti all’interno della fabbrica e i relativi rischi. Già lo scorso anno un fatto simile avvenuto nello stesso reparto è finito sui giornali, ma da allora nulla è cambiato, anzi la situazione è nettamente peggiorata.
La questione è stata più volte portata dalla nostra organizzazione sindacale all’attenzione dell’azienda affinché mettesse in piedi interventi di manutenzione efficaci e tempestivi. L’ultima segnalazione risale al 25 gennaio scorso quando, come si evince dal documento allegato e inviato alla stampa, sono stati messi in evidenza: presenza di fango con rischio di scivolamento, passamano arrugginiti, movimentazione braccio della Staker So 1/1 non più automatizzato (operatore costretto ad intervenire manualmente con rischi connessi), operazioni di reset di alcuni macchinari che richiedono l’ingresso del lavoratore nelle cabine elettriche, trasporto a mano di spine delle macchine attraverso zone fangose e infine lamiere del piano di calpestio in zona scarico A5/6 e A 5/9 usurate e coperte da ruggine.
L’azienda ha risposto promettendo interventi che però non sono mai stati realizzati. A dimostrazione di ciò il verificarsi di ulteriori incidenti che solo grazie alla buona sorte non fanno registrare feriti. Da qui l’esigenza di denunciare in Procura quanto sta accadendo: a questo l’Usb provvederà già nella giornata di lunedì 22 marzo, depositando il documento del 25 gennaio.
Coordinamento provinciale USB Taranto
Taranto 21-3-21