Acciaierie d’Italia, incendio al Pca. USB: il risultato di un management fatto di yes-men
Intorno alle 15.30 di giovedì 6 gennaio un incendio ha interessato un nastro all’interno di un capannone in legno del Parco Calcare (Pca) nello stabilimento siderurgico di Taranto. L’incidente, che fortunatamente non ha causato feriti, è accaduto presumibilmente perché ci sono alcuni rulli bloccati e l’intera struttura è fatiscente. Di recente, abbiamo con una nota richiamato l’attenzione su cambiamenti delle figure alle quali viene affidata la gestione del reparto, ora diretta dal duo Francioso – Minno, immaginando che si sarebbero verificati episodi di questo tipo.
Questa è infatti la chiara conseguenza di una gestione al ribasso: in particolare nel Parco Calcare, è stata disposta la cassa integrazione per molti lavoratori, tra cui l’unico capo reparto di manutenzione (viene sfornita così l’area di questa professionalità), due su sei tecnici di manutenzione, minando ancora una volta la sicurezza; in cassa anche gli addetti al pronto intervento meccanico nei turni di notte (non viene in questo modo rispettato quanto previsto e soprattutto i piani di emergenza). Dimezzato inoltre il numero dei capi turno che dovrebbero sorvegliare l’area: a tal proposito, solo per alcuni minuti non si è rischiato un incendio più esteso con conseguenze ben più gravi. Questo perché il capoturno, sul finire del proprio orario lavorativo, si è accorto del principio di incendio e ha potuto dare l’allarme. Se fosse accaduto pochi minuti dopo, probabilmente staremmo parlando di ben altre conseguenze.
Quindi nel giorno dell’Epifania, dopo il taglio del personale da parte dei nuovi responsabili, la Befana ha portato tanto carbone, premiando così il grande progetto firmato Morselli – Bernabè!
Coordinamento provinciale USB Taranto