8 marzo, USB a Taranto porta in piazza le vertenze e ottiene un incontro con il commissario prefettizio

Taranto -

Nella giornata internazionale della donna, l’Unione Sindacale di Base ha ritenuto di portare in Piazza Municipio, a Taranto, una serie di vertenze sindacali, nelle quali la lavoratrice appare come la prima vittima in un mondo di lavoro precario e quindi malato. USB ha quindi richiamato l’attenzione del commissario prefettizio del Comune di Taranto, Vincenzo Cardellicchio, il quale ha ricevuto una delegazione (Tina Blasi, Ines Marino, Marilena De Vito, Francesco Marchese) con la quale ha assunto l’impegno di verificare tutte le questioni sindacali proposte, dando appuntamento ai rappresentanti sindacali per il 23 marzo prossimo.

Abbiamo riscontrato finalmente un’apertura da parte del commissario prefettizio che si è mostrato ben disposto ad approfondire lo stato attuale delle varie vertenze proposte alla sua attenzione. Ci auguriamo che da qui si possa aprire una fase fatta di dialogo e confronto costruttivo nell’interesse dei lavoratori, ma anche degli utenti del servizio che viene volta per volta offerto.

Queste le vertenze:
NIAL MAIL - in lotta contro l'ingiusto licenziamento di Ines Marino, colpevole di aver aderito al sindacato, contro le costanti violazioni di legge e di contratto, contro le quotidiane ritorsioni di un'azienda che continua impunemente ad operare per il Comune di Taranto ed altri committenti pubblici.
LAVORATRICI E LAVORATORI DEGLI ASILI COMUNALI - in lotta contro l'inaccettabile decisione del Comune di Taranto di tagliare le attività realizzate negli ultimi anni, sferrando un colpo mortale ai bassissimi salari dei lavoratori e alla qualità del servizio erogato. 
LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA PULIZIA DELLE SCUOLE DEI TAMBURI – in lotta da anni per la stabilità lavorativa e l'aumento dei salari, contro la precarietà permanente imposta del sistema degli appalti. 
LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA RISTORAZIONE OSPEDALIERA – in lotta contro il nuovo bando di gara della Regione Puglia che prevede la chiusura di quasi tutte le cucine ospedaliere pugliesi, annunciando pesanti tagli all'occupazione e ai salari e un netto peggioramento del servizio ai malati.
LAVORATRICI E LAVORATORI PRECARI DELL'ASL DI TARANTO - in lotta contro la precarietà dei rapporti a termine e la feroce retorica che li definiva “eroi” durante i mesi più duri della pandemia, per poi lasciarli a casa appena qualche mese più tardi.

Presenti in piazza lavoratrici e lavoratori dei call center, della sanità, del pubblico impiego, dell’ex Ilva, dell’appalto, di tutte le realtà in crisi del territorio.

USB Taranto