118 - ASL BA: a rischio l'internalizzazione

Bari -

Servizio 118/BA

disattese e vanificate le delibere

dell'Assessore alla Sanità

e della Giunta Regionale

 

 

 

Bari, 29 giugno 2009

 

Al Presidente della Giunta Regionale

On. Nichi VENDOLA

 

All’Assessore alla Sanità

Prof. Tommaso FIORE
               

Alla Direttrice Generale ASL BA 

Avv. Lea COSENTINO  

 

e  p.c. Agli Organi di stampa  

Alle/ai Lavoratrici/ori 118 Bari              

LORO SEDI

 

 

 

oggi, a quasi due mesi dalla firma della delibera di Giunta Regionale n° 745  “in house providing” (internalizzazione dei servizi sanitari) e a poco più di un mese dall'ultimo incontro in Assessorato tra questa O.S., Dirigenti Regionali e Assessore alla Sanità, la Direzione Generale della ASL BA disattende quanto previsto in tal senso dai predetti atti pubblici della Giunta Regionale Pugliese.

Infatti con comportamenti strani e inattesi la ASL/BA ha dato seguito al bando di selezione (non di gara) per la concessione del Servizio di Emergenza Urgenza 118 per un anno con l’apertura delle buste delle offerte dei partecipanti alla gara di selezione.

In più occasioni e interviste, l'Assessore ha assicurato di voler attivare il processo d'internalizzazione (già avviato nella ASL FG) a partire dal 118, ma, puntualmente, la ASL BA e qualche suo dirigente ha smentito tutto ciò, prima millantando ai Presidenti di alcune Associazioni che l'internalizzazione non sarebbe MAI avvenuta poi dando seguito ad un bando che nessuno aveva voluto.

         Ci stiamo chiedendo ancora quale sia il motivo per cui  la Direzione Generale e i sui Dirigenti hanno posto in essere dei provvedimenti che contravvengono a quanto deliberato dalla Giunta Regionale e dall’Assessorato.

A pensare male qualche volta ci si “azzecca”: che qualcuno abbia interesse a che non cambi nulla? Il dubbio è più che lecito perchè il comportamento tenuto sembra  teso ad ignorare:

 

1° che vi fosse una delibera di Giunta Regionale, la n°745 del 5 Maggio 2009 (inerente  sempre la reinternalizzazione dei servizi), 

2° che si sarebbe potuto  tranquillamente applicare quanto previsto dalla delibera di G.R. n°2635 del 23 Dicembre 2008 e cioè la possibilità di ricorrere ad un’ulteriore proroga dell’affidamento in corso sino a Dicembre 2009  per permettere alle AA.SS.LL. pugliesi, che ancora non erano preparate (tranne Foggia), di predisporre tutto quanto necessario per la creazione della società per la gestione in house dei servizi. Invece, con un vero e proprio colpo di mano, il giorno prima delle elezioni (5 Giugno 2009), la ASL bandisce una selezione per le postazioni 118 – forse che qualcuno non voleva inimicarsi “troppo” i presidenti delle cosiddette “Associazioni di Volontariato”? -.

 

Un bando del resto che era già di per sé un controsenso altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui non erano previste (come in altre occasioni) due clausole importanti:

1.     permettere la recessione della concessione nel momento in cui la ASL decidesse una gestione diversa del servizio;

 

 

2.     obbligare chiunque avesse avuto la concessione ad attenersi a quanto previsto dalla delibera di G.R. n° 2635 a salvaguardia dei volontari (?) e dei dipendenti che così recita: “… personale già assunto ed in servizio – quindi i Volontari(?) – alla data del 01/12/2008”.

 

Ricordiamo, infine, che una clausola importante (l’unica giusta) prevista dal bando di selezione è stata abbondantemente disattesa. Questa prevedeva che alla gara di selezione potevano partecipare quanti avessero avuto un’ambulanza a norma (non più di cinque anni di vita dall’immatricolazione e non più di 150 mila chilometri); abbiamo certezza che una buona parte delle ambulanze accettate dai dirigenti ASL non abbiano questi requisiti.

 

Come RdB/CUB e Coordinamento territoriale operatori 118  ci batteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione, affinchè avvenga la tanto attesa internalizzazione del servizio di emergenza – urgenza 118, in quanto un servizio di tale importanza non può continuare ad essere gestito senza controllo, come è accaduto fino ad oggi, e con dei Lavoratori (che si ostinano a chiamare “volontari”) che fanno del vero lavoro nero sotto gli occhi di tutti.

 

Bisognerà evitare che la dignità e i diritti di quei lavoratori, che hanno gestito questo servizio pur con molteplici rischi per la propria incolumità, vengano continuamente calpestati e che, finalmente, possa essere riconosciuta loro quella professionalità acquisita con impegno sia fisico che economico, oggi ignorati da ASL, dirigenti e responsabili del servizio 118 che tutelano, evidentemente, altri interessi. 

 

 

Federazione Regionale RdB/CUB Puglia

 

Comitato Lavoratori/Precari 118 – Regione Puglia