12/07/2016...L' USB NON DIMENTICA

Il 12 luglio scorso alle ore 11.06 il treno ET1021, da Corato ad Andria e il treno ET1016, da Andria a Corato, si scontrarono nei pressi di Corato.

Ad un mese dal terribile incidente aspettiamo che la magistratura e le varie inchieste stabiliscano la verità “legale”.

L'USB, comunque, non si accontenterà di scoprire se e perché, un ferroviere sbagliò. Vogliamo sapere se chi doveva rendere sicuri gli 80 km della linea Barletta-Barie ha fatto tutto ciò che poteva e doveva, oppure no.

Vogliamo sapere perché nel 2016 è possibile bombardare”chirurgicamente” un sito a centinaia di migliaia di chilometri mentre, sui 3000 km delle “ferrovie concesse” italiane, si permette che la sicurezza dei treni e dei viaggiatori trasportati si affidi al “Blocco Telefonico” (sistema architettato nei primi anni del 1900).

Vogliamo sapere perché il Ministero dei Trasporti permette che nel sistema ferroviario italiano ci siano più enti di controllo alla sicurezza ferroviaria (ANSF ed USTIF).

Vogliamo sapere perché chi dirige quella impresa, pur sfoggiando modernità, non ha investito in tecnologie che avrebbero impedito a qualsiasi ferroviere di commettere un errore così fatale.

Per USB, come fu chiaro sin da subito, il motivo vero che ha causato il disastro è da ascrivere sicuramente alla vetustà dei sistemi di controllo e sicurezza della marcia dei treni che, per quanto ad ora risulta, Ferrotramviaria SpA non ha adeguato (almeno in quel tratto di linea).

Poi, forse, ci accontenteremo di sapere chi e perché, il 12 luglio scorso, fece partire un treno che non doveva partire.

Oggi è il trigesimo della morte di Fulvio Schinzari, 59 anni; Pasquale Abbasciano, macchinista; Luciano Caterino, macchinista; Enrico Castellano 72 anni; Antonio Summo, 15 anni; Donata Pepe, 70 anni; Albino De Nicolo, capotreno; Giuseppe Acquaviva, 51 anni; Serafina Acquaviva, 52 anni; Alessandra Bianchino, 29 anni; Rossella Bruni, 26 anni; Jolanda Inchingolo, 25 anni; Maurizio Pisani, 49 anni; Gabriele Zingaro, 25 anni; Pasqua Carnimeo (Patty), 30 anni; Maria Aloysi, 49 anni; Francesco Ludovico Tedone, 17 anni; Salvatore Di Costanzo, 56 anni; Michele Corsini, 61 anni; Gabriele Zingaro, di 25 anni; Giulia Favale, 51 anni; Nicola Gaeta, 56 anni; Giovanni Porro, 60 anni.

Alle loro vite spezzate ed ai loro cari va il nostro commosso pensiero.

A tutti coloro che usano i treni per lavoro, studio o piacere, i ferrovieri promettono che, come sempre, non permetteranno che becere logiche economicistiche riducano la sicurezza e assicurano che difenderanno con le unghie e con i denti il diritto ad un trasporto pubblico e sicuro, per tutti!