Sfratti, boom in Puglia per morosità incolpevole

Mentre continua l'allarme in tutta Italia per la crescita degli sfratti per morosità incolpevole gli inutili sindacati complici si affrettano ad applaudire per il prolungamento a fine 2014 della inutile proroga degli sfratti per le categorie protette che riguarda circa 1300 famiglie italiane a fronte delle oltre 250.000 richieste di esecuzione degli sfratti avanzate negli ultimi 4 anni.

Bari -

ROMA - Il fenomeno degli sfratti per morosità è in continuo aumento. in Italia riguarda oltre il 5% dei contratti d’affitto: su un totale di 2 milioni di locazioni, sono oltre 100.000 gli inquilini che non pagano quanto dovuto ai proprietari di casa. E gli ultimi dati del ministero degli Interni (elaborati dalla Ssai), evidenziano che nel 2012 i provvedimenti di sfratto per morosità emessi sono stati 60.244, in aumento dell’8,5% rispetto all’anno precedente. In 10 anni il fenomeno è lievitato del 121,9%, con una forte impennata negli anni della crisi (tra il 2007 e il 2012 +77,4%). I dati degli uffici giudiziari (che pervengono alle prefetture), mostrano che le richieste di esecuzione di sfratti sono arrivate a quota 120.903 (+32% in 10 anni), mentre gli sfratti eseguiti si sono fermati a 27.695 provvedimenti. Secondo il Sicet nazionale, i titoli esecutivi emessi nei soli capoluoghi di provincia, pari a 36.643, costituiscono il 54,1% del totale nazionale. Mentre, per quanto riguarda le regioni, il maggior numero di provvedimenti di sfratto emessi si concentra in Lombardia, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Campania e Veneto.

«È una buona notizia che il Governo, nella conversione in Legge del decreto Milleproroghe, abbia prolungato la proroga degli sfratti al 31 dicembre 2014 - dice segretario del Sicet Cisl di Puglia, Paolo Cicerone - vista la crescita degli stessi sfratti che nella sola Puglia ha registrato un incremento del 23,2% rispetto all’anno precedente, contro una media nazionale del 6%». Secondo Cicerone «il welfare abitativo è la migliore politica sociale da mettere in campo in Puglia e in tutto il Paese. La casa è un diritto imprescindibile, come il lavoro e la salute, da salvaguardare e tutelare per il benessere dei cittadini. La crisi economica e sociale che sta insistendo sul Paese ha, purtroppo, determinato uno spaventoso aumento della “morosità incolpevole” in numerosi capoluoghi di provincia in Puglia, in particolare nelle città di Bari e Foggia. Occorre – conclude – che il nuovo Governo ponga le premesse per una rinnovata politica abitativa pubblica».

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