NATUZZI PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

Bari -

 

Natuzzi perde il pelo ma non il vizio

 

E’ stata confermata una nuova riduzione all’orario di lavoro agli stabilimenti Natuzzi.

E’ inutile dire che ci troviamo dinanzi all’ennesima farsa! Una mossa già prestabilita per favorire nuove manovre di taglio al personale a danno dei Lavoratori? O, più semplicemente, una strategia per ottenere altri aiuti economici?

Dopo l’incontro di Natuzzi in Federlegno, Antonio Cavallera, Direttore operativo del gruppo di Santeramo in Colle, ha annunciato 1.000 esuberi al termine del contratto di solidarietà, in scadenza a fine 2018 e, dalla prossima settimana si lavorerà solamente il martedì, mercoledì e giovedì.

Questi nuovi turni sono stati decisi a valle dell’ultima pianificazione effettuata al flusso di ordini, per esigenze tecnico-organizzative e produttive.

Una doccia fredda per tutti, anche per quei Lavoratori reintegrati e ricollocati nel ciclo produttivo di Ginosa.

L'USB stigmatizza fortemente queste azioni.

L’azienda spara il numero di 1.000 esuberi e inizia a ridurre l’orario produttivo ma, non si legge da nessuna parte alcun intervento sui livelli occupazionali.

Oltretutto l’esito dell’incontro nella sede di Federlegno era del tutto scontato, in virtù del fatto che 1) la minaccia di esubero nasce in concomitanza con la formazione di un nuovo governo nazionale e 2) la Regione Puglia ha già pensato di emanare un provvedimento per il sostegno sia dei Lavoratori che della produttività degli stabilimenti Natuzzi.

Ci chiediamo, perché tutto questo se i contratti di solidarietà non sono uno strumento per dichiarare esuberi? Ecco perché ci troviamo di fronte all’ennesima farsa, uno stratagemma per favorire nuove richieste di denaro a danno dei Lavoratori.

La Natuzzi Spa deve rispettare gli impegni presi, soprattutto, per le sentenze di reintegro che sono state vinte dai Lavoratori che non devono vivere e rivivere lo stesso incubo.

In ultimo, ci si chiede come mai la Natuzzi ha chiesto, fino a qualche settimana fa, prestazioni anche di sabato chiedendo, quindi, di superare le quaranta ore previste da contratto ed ora riduce drasticamente le ore?!