LA TRANSCOM DISERTA L'INCONTRO CON I LAVORATORI E DÀ UNO SCHIAFFONE ALLA REGIONE PUGLIA

Bari -

Imporre un trasferimento a 150 chilometri di distanza a Lavoratori che percepiscono uno stipendio che non arriva a mille euro mensili, vuol dire preavviso di licenziamento.

Nonostante le proteste che i Lavoratori della Transcom hanno messo in atto in questi giorni e, dopo le rassicurazioni circa un incontro con la azienda mediato dal dott. Caroli della Task-force per le crisi occupazionali della Regione Puglia, la Transcom annuncia di non essere più disponibile.

Questo atteggiamento è gravissimo nei confronti dei Lavoratori che avrebbero prospettato soluzioni alternative. E’ ancora più grave nei confronti dell' Ente Regione Puglia e del Presidente Emiliano che aveva favorito l'incontro in questione ed anche nei confronti della stessa Task-force per l'occupazione che un’azienda insediatasi sul territorio della provincia di Bari, avendo avuto ricevuto cospicui finanziamenti regionali, possa in assoluta libertà fare una riorganizzazione aziendale che, nei fatti, fa ricadere sui Lavoratori tutti i costi fino alla possibilità di licenziamento e diserti pure un incontro istituzionale.

Ci aspettiamo che la Regione Puglia faccia una nota di solidarietà ai lavoratori e di critica alla azienda Transcom.

I manager aziendali possono stare tranquilli i Lavoratori continueranno le iniziative di lotta, non si arrendono allo strapotere aziendale e insieme alle lotte sono stati già avviati i contenziosi legali.

 

p. USB Bari

S.de Razza